F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●●             CULT

AMICI MIEI
FANTOZZI
LO SQUALO
ALICE NON ABITA PIù QUI
ROLLERBALL
PROFONDO ROSSO
LA DONNA DELLA DOMENICA

SALò E LE 120 GIORNATE...
IL DEMONE SOTTO LA PELLE
TRILOGIA DEL TERRORE
QUALCUNO VOLò SUL NIDO...
BARRY LYNDON
QUEL POMERIGGIO DI UN...
PICNIC AD HANGING ROCK
I TRE GIORNI DEL CONDOR

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il primo vero naziporno del cinema italiano è firmato Tinto Brass"

 

 

Le lady di un bordello informazioni preziose alle SS. Una prostituta farà fare una brutta fine a un ufficiale...  Prima di darsi all'eros (si fa per dire) da guardone allupato, Tinto Brass metteva assieme il viscontiniano Helmut Berger e la bergmaniana Ingrid Thulin in "Salon Kitty", Ma questa pellicola appartiene ancora al primo periodo del noto "PIG" nostrano, quello autoriale, e non è un caso che la pellicola apre sulle note del Cabaret Berlinese della coppia Brecht-Weill (cantato dalla Thulin e solo prima di una serie di sue esibizioni). Certo, la mano è grossolana come al solito (la scena allo scannatoio, al di la delle metafore, resta orrida) nonostante la fonte (liberamente adattato dal romanzo omonimo di Peter Norden). Teresa Ann Savoy scoperta (letteralmente) da Lattuada si pone comunque lei, nudissima e selvaticissima, come protagonista assoluta del primo vero "naziporno" italico, anche se di torture in senso stretto non si parla, che le sequenze in tale senso sono relegate alla visita di Berger nelle "celle di addestramento" (SIC) che lo sciagurato e malatissimo filone avrebbe solo successivamente "elaborato". Le scene delle orge (o "orgie" con la 'i' così come venivano al tempo strillate in locandina) sono erotiche quanto pubblicità elettorali, con un nano deforme che si butta tra le gambe di una nudissima comprimaria (i giornalacci dello "squalo" ci campano tutt'ora) un'altra si concede ad un mutilato grave, e dulcis in fundo: l'orrendo Sal Baccaro alias  LA BESTIA IN CALORE  si scaglia come una furia sulla vittima designata: tutto sotto lo sguado attonito di un Berger vestito come un cattivo di Star Trek. L'avviatore del genere. nello stesso modo in cui l'ultimo titolo evocato (firmato dall'ineffabile Batzella) ne è il delirante epilogo, va visionato nella uncut version, va però detto: anche super pallosa. Per i fan della Savoy è imperdibile: il suo fondoschiena è un'opera d'arte. [FB]

 

di T. BRASS, CON T. A. SAVOY, H. BERGER, I. THULIN, EROTICO, ITALIA, 1975, 133', 1.66:1