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T R A I L E R

   
     

 

Rimasto vedovo, l'anziano padre colpito da demenza senile, viene "ereditato" dalla figlia trentanovenne da sposare e da suo fratello, entrambi con la passione per il teatro e tanti sogni nel cassetto rimasti chiusi... Gradevolissima occasione per ridere (amaro) e riflettere sulla fragilità della condizione umana, disillusa ma ancora speranzosa nel domani, "La Famiglia Savage" è un piccolo gioiello che ancora una volta giunge dal cinema indipendente d'oltreoceano. Le psicologie dei personaggi non sono abbozzate, come troppo spesso ci siamo abituati oggigiorno, al contrario: finemente cesellate, ed in particolare il personaggio interpretato da una bravissima Laura Linney (che ricordavamo come moglie fittizia di Jim Carrey nel "Truman Show") è profondamente sfaccettato e costruito con una naturalezza encomiabile. Non le è da meno Philip Seymour Hoffman, professore universitario con il pallino per Bertold Brecht, che si ritrova controvoglia a gestire la situazione verificatasi e prendere in qualche modo decisioni di cui avrebbe -caratterialmente- fatto volentieri a meno. I sensi di colpa di due figli che si erano fatti volontariamente dimenticare dal genitore e che "recuperano" in Arizona per spostarsi a Boston (dove il figlio ha la cattedra, mentre lei è di New York) per trovargli un posto più dignitoso dell'ospizio nel quale lo "parcheggiano" temporaneamente, hanno un sapore di veridicità e non scadono nel patetico. L'uso pertinente di una colonna sonora mai invadente, unito ad una regia pulita ed essenziale di una sensibile Tamara Jenkins, restituiscono poi al dipanarsi nella vicenda un carattere personale ed estremamente scorrevole. Bellissimo, il finale, capace di regalare un sorriso e un bel retrogusto. Produce l'Alexander Payne di "Sideways". Le velleità teatrali dei due fratelli non sono poi un caso: "I Selvaggi" (dal titolo originale) sarebbe di certo piaciuto a Tennessee Williams. [FB]

 

[THE SAVAGES] di T. JENKINS, CON L. FINNEY E P. S. HOFFMAN, COMMEDIA, USA, 2007, 113', 1.85:1, VOTO: 8