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MIAMI VICE |
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In un gruppo di tossici, strafatti di "sostanza M" (una specie di LSD, molto più potente) s'infiltra un agente della narcotici in incognito al fine di scoprire chi si cela dietro la produzione del diffusissimo allucinogeno... La trovata nella sceneggiatura di questo "A Scanner Darkly" è che la copertura dell'agente non avviene durante il "servizio", bensì nei rapporti coi suoi superiori: è in quel ruolo che l'identità è occultata per mezzo di una tuta speciale che ne rende impossibile l'identificazione. Un particolare curioso che si rivelerà fondamentale più avanti. La seconda peculiarità del film è che gli attori sono stati scannarizzati e colorati con un procedimento pittorico simile alla computer graphic, non perdendo per nulla espressività dei volti e linearità nei movimenti, ovvero il "rotoscope", una tecnica che permette di ottenere un movimento animato a partire da un filmato reale. Per questo motivo, sono stati chiamati a recitare attori tutt'altro che di basso profilo, come Keanu Reeves e la rediviva Winona Ryder, reduce quest'ultima da episodi di cleptomania che le hanno procurato non pochi problemi con la legge americana. Menzione d'onore per Robert Downey Jr. che dimostra un istrionismo pazzesco senza scadere nel gigione, senza dimenticarsi di Woody Harrelson. La vicenda, piuttosto intricata e non sempre di facile comprendonio, è tratta da una novella del pluri-saccheggiato Philip K. Dick (Blade Runner, Minority Report) e mette in scena uno snodo spionistico su sfondo fantascientifico come solo lui sapeva fare. Dopo un primo comprensibile stordimento si resta come ammorbati dal quadro pittorico in movimento e trattando di allucinazioni da droghe sintetiche, certamente la sensazione di straniamento acquista una valenza decisamente funzionale. Fondamentalmente anche qui si parla di "controllo" degli uomini, per conseguire risultati o raggiungere scopi. [FB] |
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[ID] di R. LINKLATER, con K. REEVES E R. DOWNEY JR, FANTASCIENZA, USA, 2006, 100', 1.85:1, VOTO: 6 |