F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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T R A I L E R

   
 

"episodio poeniano, clonato da Romero"

 

 

All'anniversario del ventesimo di matrimonio, un ricco libero professionista chiede -in separata sede- il divorzio alla moglie che lo rifiuta con sdegno: troppo comoda la vita da mantenuta. L'amante segretaria lo induce a prendere il toro per le corna. Una gitarella sul lago offre il pretesto per l'uxoricidio. Mentre la moglie affoga, l'uomo trova lo spunto per strapparle l'anello nuziale che vorrebbe dare all'amante, non fosse che... Episodio questo, praticamente "clonato" da Romero in  CREEPSHOW  Al di la dello spunto da fumetto creepy, è la messinscena che non convince: con l'uomo che fugge di qua e la, ossessionato dalla voce della moglie defunta che continua a sentire ovunque. Ma a voler essere precisi, è l'ombra di Poe ad affacciarsi prepotente sin dall'inizio: suo, il debito formativo imprescindibile per qualsivoglia vicenda che preveda un muro tirato su a secco (e in gran fretta) e ovviamente l'immancabile diavolo che ci metta lo zampino. Robert Lansing è il protagonista della vicenda, con Anne Haddy e Anna Bowden, mentre alla regia siede Mende Brown. Erano gli anni '70 e su un accattivante motivetto swingante, un sorridente Anthony Quayle avvolto da fumi sulfurei (solforosi?) introduceva sulle reti private locali, intorno al mezzogiorno italiano (incredibile!) le storie autoconclusive della serie televisiva di culto  IL TOCCO DEL DIAVOLO  La serie australiana comprendente 26 episodi poteva vantare su storie incisive dal taglio freddo, nobilitate da una regia per nulla convenzionale, dialogate da dio e forti di una recitazione convincente da parte dei caratteristi impegnati. Antony Quale, sul finale, ci ricordava ogni volta che "c'è sempre un tocco del diavolo in ognuno di noi" sullo swingante tema è di Laurie Lewis. La serie, pur negli alti e bassi, oltre a rappresentare il caso (unico) di serie dell'orrore prodotta in Australia, può ben rivaleggiare con quella Hammer del decennio seguente. [FB]

 

[SCARED TO DEATH] DI M. BROWN, CON ?, AUSTRALIA, 1973, 26 EP DA 24', 1.33:1