|
1968.
Notte di Halloween. Nella casa di "Sarah la Stramba" si ritrovano alcuni
ragazzini. Una di loro trova una specie di diario che avrebbe scritto di suo
pugno, inventando storie macabre. Un diario che si scrive da solo...
André Ovredal è il regista
norvegese di
AUTOPSY
che pur con tutti i suoi difettucci aveva un suo senso
di esistere e poteva vantare una sontuosa messinscena. Guillermo del Toro
deve essersene accorto pure lui dato che ha prodotto il secondo film del
regista: "Scary Stories To Tell In The Dark". "Harold" è la
prima delle storie narrate, e riguarda il classico bulletto-stronzetto di
paese, figura immancabile da sempre, dalla stupidità al di sotto della media, che in
questo caso oltre a bullizzare i coetanei come può, si sfoga contro uno
spaventapasseri in un campo di granoturco, che usa come pungiball.
S'incazzerà. Non il bulletto, il pupazzo impagliato. Formalmente similare al
"Grande Capo Testa di Legno" di
CREEPSHOW 2 vedrà
lo stronzetto trasformarsi lui in uno spaventapasseri. Poi c'è il morto
vivente che reclama il suo "alluce", e allora inizi a domandarti: ma non
sarà mica questo, un horror per bambini? Un po' seguendo la moda dei ragazzini che si
trovano in mezzo a grandi casini, un po'
FINAL DESTINATION
pre-puberale, con il libro auto-scrivente in questo caso a sostituire
il Tristo Mietitore, ma dal risultato più affine ai "piccoli brividi", dove
lo splatter è bandito, con gli odiosi jump-scare a farla da padrone. E per
di più, questi bimbini recitano veramente male! Il pupazzone gommoso che
attraversa i corridoi vorrevve oiu essere un omaggio alla raccapricciante
vecchiaccia in putrefazione di kubrickiana memoria? E c'è pure il mostro
fatto di pezzi di cadavere. Un timido riferimento al razzismo contro il giovane
messicano e alla Guerra in Vietnam in corso non basta a conferire maturità
al prodotto. Il finale rilancia una continuity? A riprovace Ovredal! [FB] |
|
[ID] DI A. OVREDAL, Con Z. M.
COLLETTI, A. ZAJUR, M. GARZA, HORROR, USA/CANADA, 2019, ??', 1.85:1 |