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"interessante come idea di partenza ma davvero stentato nello sviluppo" |
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Nel giorno in cui una ragazza si riprende da un'operazione, il padre si mette la pistola in bocca e si uccide. Ripresasi, andata in visita alla madre in manicomio viene apostrofata da questa con un altro nome, intanto che un uomo dal volto sfigurato la sta cercando mentre la tomba del genitore è profanata in quella che parrebbe a tutti gli effetti una vendetta rituale. Scavando nel passato, apprenderà una realtà sconcertante... L'esordio di Paco Plaza guarda in tutta evidenza a ROSEMARY'S BABY ma l'attrice protagonista non ha il carisma di una Mia Farrow per reggere un ruolo come questo sulle proprie spalle (o sul proprio faccione). L'albero piantato nel cortile il giorno stesso della nascita della protagonista sarebbe stata una buona premessa per rendere edotto il grande pubblico all'esistenza della [EVIDENZIA LO SPOILER] "Setta degli Abramiti", il cui agghiacciante "credo religioso" di uccidere il primogenito immolandolo all'altare di Dio per ingraziarsi i suoi favori si rifà paro-paro a quanto narrato nel terrificante libro horror noto come "La Bibbia"! Plaza punta perciò negli intenti alle contraddizioni della religione cristiana ma fuorché sfondare la porta aperta pare procedere a tentoni causa una sceneggiatura raffazzonata. "Second Name" appare quindi interessante come idea di partenza ma davvero stentato nello sviluppo. Del resto, i cliché del genere si sprecano: tra un commissario idiota e l'immancabile oltremodo demenziale degenza forzata in manicomio (per quale ragione se una persona si sente male quand'è in visita in una casa di cura dovrebbe essere ricoverata nel medesimo posto?! verrebbe da dire: "c'era un letto libero e.."!) con (in)evitabile evasione notturna vista praticamente in altri 100 film. L'ecce homo, costretto al fil di ferro in modo da farlo apparire come "penitente" si era già visto ne "I Fiumi di Porpora" kassovitziani. [FB] |
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[ID] di P. PLAZA, CON E. PRIOR E T. GIMPERA, THRILLER, SPAGNA, 2002, 95', 1.85:1 |