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●●●● ½
COMIC THRILLER DRAMA |
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Una ragazza, Isabella, viene rinvenuta cadavere in un atelier di alta moda. La polizia interroga chi la conosceva sul lavoro (la proprietaria della sartoria, suo marito, le colleghe, lo stilista) e nel tempo libero (un antiquario). Sul conto della ragazza emergono dettagli di un passato di segreti e ricatti. Prima di un defilé un'indossatrice scopre il diario della morta ma l'assassino è interessato a far sì che nessuno possa leggerlo. E non è nemmeno il solo a rischiarne di venire compromesso da quanto scritto: ben cinque sono gli indiziati. Il primo thriller all'italiana porta la firma di Mario Bava, che pone la prima pietra per quanto sarà poi in grado di costruire il primo Dario Argento, anticipando il suo cinema, con tutti i suoi stilemi: l'assassino senza volto (qui, celato da maschera e cappellaccio alla Roscharch delle strip di Alan Moore) ma soprattutto la catena di omicidi (sei donne, appunto) commessi ognuno in un modo differente: strangolamento, arma contundente, abrasioni e ustioni, soffocamento, annegamento, sabotaggio. Molto buona la tensione che Bava costruisce nella sequenza ambientata nel negozio dell'antiquario con la luce che va e viene, o ancora le torture che sottopone alla terza donna per ottenere la risposta che brama. Per questi motivi pare che la pellicola alla sua uscita ebbe grattacapi con la censura, ma l'edizione tedesca visionata (con audio italiano, s'intende) è a prima vista integrale oltre che perfettamente restaurata. Oltre alla consueta cura per l'inquadratura che per prima mi ha conquistato nella poetica baviana, si segnala l'ottima direzione della fotografia, con colori molto violenti alla "Suspiria", complice la pellicola ad alta esposizione del quale entrambi i registi si sono serviti. Colonna sonora fin troppo presente, ma dal raffinatissimo main theme firmato dal bravo Carlo Rustichelli. Doppio colpo di scena finale per un lavoro sorprendente e -a mio avviso- tra i migliori del regista. [FB] |
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DI M. BAVA, CON E. BARTOK, T. REINER, M. RIGHI E C. MITCHELL, GIALLO, ITALIA, 1964, 85', 1.85:1 |