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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Lynch collauda il pulp e torna a sgretolare la patina effimera che nasconde la vera America"

 

 

Sailor, ribelle e anarchico, rifiutate le avance della potenziale suocera, fugge con la coetanea Lula incurante delle restrizioni sulla libertà vigilata a seguito di un omicidio involontario commesso anni prima. Attraversano così il deserto californiano con una fiammeggiante decapottabile con alle calcagna due pericolosi killer... David Lynch collauda il genere "pulp" con quattro anni di anticipo su Quentin Tarantino e torna a sgretolare la patina di felicità effimera che nasconde il vero volto dell'America e rivela un "Cuore" fieramente "Selvaggio". Il film, sceneggiato dallo stesso Barry Gifford che tornerà poi a collaborare con Lynch nel '93 e nel '96, si traduce in un road movie perennemente in bilico sul dramma, percorrendo questa strada (perduta) che dovrebbe condurre alla felicità (e indipendenza) sfilando lungo il filo di una sorta di affilatissima lama. Memorabili gli incontri che strada facendo si antepongono tra i due piccioncini e la loro meta: volti di donne fatali (il raggio di sole di una Isabella Rossellini ancora ingabbiata) e brutti ceffi, nel senso letterale del termine (la maschera di un Willem Dafoe sfigurato nella dentatura che attenta alla sessualità di Lula in una delle scene più bollenti della storia del cinema). Incontri non casuali se letti nell'ottica della sorta di fiaba che gli autori rimandano in continuazione a  IL MAGO DI OZ  in un caleidoscopio di citazioni che si estrinsecano nell'ultimo confronto con la "strega" nella bolla di sapone, alla quale l'eroe rifuggirà andando incontro all'abbraccio salvifico con la sua dolce metà, giustamente sulle note di "Love Me Tender". Opera scomoda, a tratti persino difficile da sostenere (una mia ex m'impose l'interruzione forzata dopo essere uscita indenne a ben altro) che si concede allo splatter più spinto, mantenendo un tono grottesco e sopra le righe. Nicolas Cage e Laura Dern: perfetti animali allevati in cattività, finalmente liberi. Palma d'Oro a Cannes. [FB]

 

[WILD AT HEART] di D. LYNCH, CON N. CAGE, L. DERN, W. DAFOE, PULP/GROTTESCO, USA, 1990, 127', 2.35:1