F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

●●            CULT

INCONTRI RAVVICINATI...
GUERRE STELLARI
I NUOVI MOSTRI
ALLEGRO NON TROPPO
IO E ANNIE
SUSPIRIA
SETTE NOTE IN NERO
SHOCK
TUTTI DEFUNTI TRANNE I MORTI
LE COLLINE HANNO GLI OCCHI
BORGHESE PICCOLO PICCOLO
ERASERHEAD
UNA GIORNATA PARTICOLARE
FUGA DI MEZZANOTTE
NEW YORK NEW YORK

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"chiaro epigono de 'L'Esorcista' di Friedkin e del 'Rosemary's Baby' di Polanski"

A New York una modella e attrice di spot televisivi si prende una vacanza dal compagno e affitta un appartamento a Bruccolino. Oltre al prete cieco che abita lì e se ne sta perennemente alla finestra, farà conoscenza di altri curiosi condomini. L'agente immobiliare, interpellata, le darà una notizia sconcertante... Poco noto ma interessante e meritevole di uno sguardo per diversi buoni motivi, "The Sentinel" è chiaramente un epigono de  L'ESORCISTA  di Friedkin, ma anche del  ROSEMARY'S BABY  polanskiano. Nel super cast anche John Carradine, Eli Wallach, Burgess Meredith e Ava Gardner ma anche due giovanissimi Christopher Walken e Jeff Goldblum. Cristina Rainer è bella ma forse non matura per un ruolo di protagonista, tantomeno Cris Sarandon che monta su un'espressione da baccalà che terrà per tutto lo svolgimento, anche quando il regista gli passerà inopportunamente "la palla". Il trauma che l'aveva vista scoprire il vecchio padre -scomparso di recente- intento in un festino (più un baccanale) rivive allorché il personaggio della Rainer va a far conoscenza con le vicine lesbiche (Beverly d'Angelo si trastulla lascivamente di fronte a lei). Nella prima parte, alcuni squarci onirici rivelano congreghe, morti viventi, mentre nella seconda parte la sceneggiatura intraprende una via più orientata al thriller; la prima è la migliore anche perché la seconda non ha il respiro ma soprattutto il ritmo per tenere vigile l'attenzione dello spettatore che invece rischia l'abbiocco. Potrebbe essere un film di Dan Curtis, ma la lentezza e alcuni barocchismi eccessivi (la parata dei freaks lascia basiti) ne fanno quasi più un antipasto di ciò che il nostro Fulci avrebbe poi sfornato a distanza di qualche anno. Facendo finta di non aver recepito il "messaggio" (gli anormali sono i figli del Diavolo!) non resta che constatare come una regia inadatta possa mortificare una storia con qualche buono spunto. [FB]

[ID] di M. WINNER, CON C. RAINES, C. SARANDON, M. BALSAM, HORROR, USA, 1977, 91', 2.35:1