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T R A I L E R

   
 

"dapprima giocato sulle atmosfere, si ravviva nella parte conclusiva"

 

 

Un uomo racconta alla donna che lo ama della patologia che aveva fatto sì che il padre, colpito da catalessi, fosse sepolto vivo. L'ossessione per una sepoltura prematura lo porta a scatti di violenta insofferenza verso tutto ciò che ha attinenza con la sua fobia. La spasimante lo sposa nonostante tutto, incurante delle ostilità che le riserva la futura cognata. Costruendo e rintanandosi in una cripta-mausoleo con numerose vie di fuga l'uomo sembra ritrovare un'effimera serenità ma il tracollo è dietro l'angolo. Anzi dietro una porta chiusa..! La paura massima nell'ottocento, complici forse le invenzioni letterarie di un certo Edgar Allan Poe, pare sia stata quella di finire sepolti vivi. Tra gli altri, anche il compositore Frederick Chopin volle farsi cremare onde evitare un "brusco risveglio". Nella sua esplorazione dell'epopea poeniana, Roger Corman, orfano del suo attore feticcio Vincent Price impegnato temporaneamente su altri fronti, assolda l'altrettanto ottimo Ray Milland. Come prevedibile date le fonti, i dialoghi sono il punto di forza della pellicola. "Prova un po' a immaginare, l'insopportabile oppressione dei polmoni, i soffocanti effluvi della terra umida, l'abbraccio rigido della bara, l'oscurità, il silenzio che ti schiaccia col suo peso, e poi... invisibile nel buio ma orribilmente presente agli altri sensi: il ripugnante verme distruttore!". Brrr. E il resto lo fanno le spettrali e nebbiose scenografie, la fotografia (che fa ampio ricordo a mascherini colorati) e l'inquietante motivetto fischiettato dai becchini ladri di cadaveri che fa da macabro leitmotiv alla vicenda. Tra horror vacui che contemplano immancabili pipistrelli, calici brulicanti di vermi, il miagolio di un gatto (nero?) dietro a un muro, il film dapprima giocato sulle atmosfere, si ravviva nella parte conclusiva, molto bene orchestrata e con annesso un bel colpo di scena inaspettato. Periodicamente riproposto, il tema del "Sepolto Vivo" è tornato recentemente in auge con  BURIED  [FB]

 

[THE PREMATURE BURIAL] DI R. CORMAN, CON R. MILLAND, H. COURT, HORROR, USA, 1962, 77', 2.35:1