|
|
A L'INTERIEUR |
|||||||
28 settimane dopo la quarantena che ha isolato la Gran Bretagna dal resto del mondo per la virulentissima epidemia di rabbia che ha mietuto l'intera popolazione, arrivano gli americani e per avviare il ripopolamento. Ma forse c'è un focolaio ancora non spento e un ragazzino e sua sorella, lo scopriranno a loro spese... Questo seguito di "28 Giorni Dopo" contiene in sé pregi e difetti del film che l'aveva preceduto. Inizio sfolgorante in entrambi: se da una parte avevamo un prologo quasi irreale che giocava per sottrazione (in tutti i sensi), questa volta abbiano quasi subito un'esplosione di violenza che colpisce per il montaggio frenetico e riprese mossissime, che però -almeno una volta- permettono ai nostri occhi di capire anche ciò che accade. Il regista, dopo averci portato "dalla sua", con quel che segue, ci riporta più in una logica di ordinaria amministrazione, sino alla "sorpresa" che si ritaglia -in una sceneggiatura senza troppi guizzi- una menzione d'onore: trattasi infatti, di una scena di rara cattiveria, come se ne erano viste poche, ultimamente (quella che -cercando di limitare lo spoiler- potrei definire "doppia vendetta di untore e contagiato"). Accanto ad altri bei momenti (il cecchinaggio indiscriminato, Londra irrorata dal gas nervino) troviamo altri momenti fiacchi e già visti, vittime oggettivamente di una certa assuefazione alle riprese notturne "alla luce verde", dal "Silenzio degli Innocenti", sino a "Rec" e "Cloverfield". L'uso della musica -poi- è ruffiano: a dosi massicce, siamo al fine in overdose da tonnellate di decibel, nei momenti di tensione portati al parossismo. La valutazione è così penalizzata da una scena come quella "dell'elicottero" che spingendo oltre la soglia il "pedale" finisce con lo "sbracare" (si riderà: manifestazione spontanea non proprio in linea con il genere). Un film vedibilissimo e teso che, "più controllato", avrebbe potuto volare ben più alto. Finale, evitabile. [FB] |
|||||||||
[28 WEEKS LATER] di J. C. FRESNADILLO, con L. CARLYLE, HORROR, UK/SPAGNA, 2007, 99', 1.85:1, VOTO: 7 |