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T R A I L E R

   
 

"Zampaglione pare saperci fare"

 

 

Un biker dimentica per un po' di essere soldato e si ritrova in un ambiente montano immerso nei boschi tardo autunnali. Presso un rifugio incrocia una bella ragazza e anche due rednek che, doppietta alla mano, inizieranno subito a importunare i due, sino a che tra loro si anteporrà un nuovo, letale, nemico comune... Federico Zampaglione bene farebbe a cambiar cognome, adottando quello ben più consono di "Artiglione". "Shadow", per quanto evitato per parecchi anni per la solita (lo ammetto) puzza sotto al naso, e inviatomi da un caro amico cinefilo, rappresenta effettivamente una boccata d'aria salubre nella stantia ("mortifera" sarebbe ben più adatto) cinematografia di genere italiana. Già l'incipit ha poco di italiano, con riprese aeree degne di un Neil Mashall, ma non avrei creduto di balzare dritto sul divano in occasione di un pur breve (ma entusiastico) momento [EVIDENZIA LO SPOILER] (il balordo con la schiena arrostita, ancora incollata ad un tavolaccio). Si potrebbe addirittura creare un parallelo (con le debite proporzioni) tra quanto è successo con una "star" del trash metal come Rob Zombie nel campo dell'horror americano contemporaneo. Certo, si attende conferma in un'ulteriore prova registica (che tarderà quattro anni) supportata da una sceneggiatura più compiuta ma da quel che si vede in questo lavoro, il cantautore scialbetto e gran paraculo, con moglie bona e forti amicizie ruffiane tra i radiofonici, dimostra una certa propensione dietro la mdp e gusto nello spostare situazioni note (i rednek, pur tendendo pericolosamente ai bifolchi dei film di Luc Besson, il serial-killer-mostro dei boschi, e un genere: il torture-porn, pure limitato da una palpebra recisa e al barbecue-umano) in ambienti famigliari (i rilievi umbri e friulani). Le musiche (del fratello di Zampa) sono pertinenti e calzanti, e sorvolando sul finale poco originale e francamente scorretto: "Artiglione" pare saperci fare... [FB]

 

di F. ZAMPAGLIONE, con ?, HORROR, ITALIA, 2004, 80', 2.35:1