F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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SIGNORE E SIGNORI
WEST AND SODA
FBA OPERAZIONE GATTO
I COMPLESSI
PIANO PIANO DOLCE CARLOTTA
REPULSION

CINQUE CHIAVI DEL TERRORE
GIULIETTA DEGLI SPIRITI
IO LA CONOSCEVO BENE

IL DOTTOR ZIVAGO
PER QUALCHE DOLLARO IN PIù
THUNDERBALL

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"bizzarria hammeriana che costituisce un caso all'interno della sua filmografia"

 

 

Palestina di inizio secolo: un archeologo, il suo aiutante belloccio e una specie di maggiordomo compassato, si trovano coinvolti in un'avventura che ha come oggetto la scoperta di una città perduta di trasfuga egizi governata ancora dalla sua regina: un'immortale che attende la venuta della reincarnazione dell' amante... Bizzarria made in England, complice la premiata ditta specializzata in gotico-horror: Hammer House. Scenografie di cartone, musiche ridondanti, odalische discinte che vanno col primo che capita, beduini armati fino ai denti che si fanno decimare solo per forare due borracce e abbattere due cammelli, negri che frustano negri, legionari romani nel ventesimo secolo, una dea immortale e bellissima: questo e molto altro ne "La Dea della Città Perduta". "She", tradotto come "Colei", per esteso: "Colei che attende (da 2000 anni!)" è una splendida Ursula Andress, qui al fulgore della sua bellezza marmorea, sovrana della città perduta di "Kuma" ("oltre le Montagne della Luna"... all'interno di un vulcano spento). A suo tempo, fu un discreto successo in sala e anche se spesso in bilico sul ridicolo involontario (alla comparsa dei negri con la parrucca si sbraca) il film di Robert Day riesce comunque a farsi seguire con quel minimo di interesse, vantando bei costumi (spendida, la mise della Andress in abiti regali piumati!) e valore intrinseco sugli habitué Cushing e Christopher Lee, a regnare sugli altri,  e sul Richardson (quello che lavorò con Bava e Lenzi) che in mezzo ai due pare più un pesce lesso (alcuni sguardi languidi che volge alla regina sono stracult). L'ingresso della città, con la statuona che fa sembrare il San Carlone di Stresa un carro di carnevale, deve aver ispirato i curatori de  LA COMPAGNIA DELL'ANELLO   e la presenza di Lee, ancora in quelle vesti di sacerdote egizio che furono de  LA MUMMIA  non farebbero che confermarlo. Curiosa, la chiusa "romantica". [FB]

 

[SHE] DI R. DAY, CON U. ANDRESS, P. CHUSHING, C. LEE, J. RICHARDSON, AVVENTURA, UK, 1965, 101', 2.35:1