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COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"dal classico letterario, un film che, pur non contando di grandi caratterizzazioni, lascia il segno" |
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Durante il loro trasferimento in Australia, una ventina di bambini maschi di famiglie bene londinesi si salva da un disastro aereo e ripara in un'isola deserta. Trovatisi soli e senza adulti, si danno subito delle gerarchie perché non regni il caos, ma la parte moderata e razionale non riesce a prevalere sull'istinto belluino. Quello che inizialmente viene preso con naturalezza come un gioco, sfocerà nella violenza. Qualcuno finirà male... Si parte del presupposto che nel futuro, l'84 per l'autore dell'opera letteraria William Golding, datazione rispettata nel film dell'inglese Peter Brooks, si fosse stati sull'orlo di una guerra nucleare. A ragione veduta, ci sarebbe stato Reagan da una parte e probabilmente se dalla parte opposta non ci fosse stato Gorbagiov le cose avrebbero potuto andare così. La mancanza di etica (spesso sfociante in vera e propria cattiveria) dei bambini è nota, per lo meno in quella maggioranza sprovveduta che sempre ha bisogno di darsi un "capo". Ed è su questo che gli autori riflettono oltre che sulla paura che 'giustifica' anche un crimine orribile come l'omicidio contro un indifeso. Il "mostro" temuto dai bambini è in realtà un pilota morto attaccato al suo paracadute, e la combriccola guidata dal 'cattivo soggetto' che si è autoproclamato "capo" fregandosene dell'elezione del soggetto ben più moderato (Ralph) si darà in fretta una facile giustificazione ("era il mostro travestito!"). Non ci può essere un occhio benevole sulla natura dell'essero umano. "Il Signore delle Mosche" (il maialetto selvatico che per pure lazzo, i selvaggi portano in sacrificio al "mostro") è una pellicola seminale sui bambini cattivi, che avrebbe portato Ibanez-Serrador a MA COME SI PUò UCCIDERE UN BAMBINO? Finale a sorpresa, dopo un crescendo che definire agghiacciante sarebbe poco per un film molto particolare che pur non contando di caratterizzazioni tutte egualmente all'altezza, lascia il segno. [FB] |
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[LORD OF THE FLIES] DI P. BROOKS, CON J. AUBREY, T. CHAPIN, H. EDWARDS, DRAM, UK, 1963, 87', 1.33:1 |