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INLAND EMPIRE |
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Figlioletta problematica e madre che non si fa problemi intraprendono un viaggio. La meta è la città abbandonata di "Silent Hill" che sembra essere l'origine di tutti i disturbi della piccola... Passi che il film è ispirato ad un videogioco ma assistere per buona parte del film a situazioni del tipo: eroina ripresa dall'alto cammina non senza tentennamenti alla ricerca di possibili indizi che la conducano alla risoluzione dell'enigma/premio-partita, è un po' troppo. Pensare che il film partiva bene, in quelle atmosfere nebbiose di una quantomai suggestiva location costituita dal villaggio fantasma in un'alternanza di giorno-grigio/cenere e notte-buissima popolata di creature infernali che neanche un Doré in stato di grazia poteva partorire. Ed è così che, come ogni intrattenimento video-ludico che si rispetti, a un certo punto lo spettatore/giocatore, forse perché proprio castrato dall'impossibilità di interagire realmente con cosa sta osservando, finisce con l'annoiarsi. Il tutto diventa sterile e poco appassionante: un po' come assistere alla gigantesca demo di un gioco. Fortuna che poi lo spettacolo si sblocca, complice una sceneggiatura che finalmente trova il giusto mordente e un paio di trovate visive stupefacenti (tutto il flashback giocato su una pellicola finto-bruciata di sicuro impatto stilistico) che vanno a confluire in una risoluzione tutt'altro che consolatoria. Discreta prova degli attori impegnati, oltre alla protagonista (un plauso per l'essersi astenuta dal vestire i panni della solita Ramba) c'è pure Sean Bean e alcune comparse dai volti che si ricordano. La regia si fa apprezzare qua e la con scelte stilistiche più o meno azzeccate: il buio è ancora una volta scelto come contenitore di paure ancor più efficaci di una qualunque rappresentazione del male da parte di inquietanti giganti dalla testa a piramide o corpi umani incompleti dai movimenti dinoccolati. [FB] |
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[ID] di C. GANS, con R. MITCHELL E S. BEAN, HORROR, USA, 2006, 120', 2.35:1, VOTO: 7 |