F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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MOH

A HISTORY OF VIOLENCE
THE DESCENT
LA GUERRA DEI MONDI

LA CASA DEL DIAVOLO
NIENTE DA NASCONDERE
LADY VENDETTA

SIN CITY
DARK WATER
HARD CANDY
EDMOND
THE JACKET
THE DARK

SKELETON KEY
CREEP

SAW II

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Sin City č un non-luogo, dove le donne sono tutte puttane e gli uomini si dividono in serial killer e vendicatori. Per inciso: vendicatori, questi ultimi, delle puttane uccise o minacciate dai serial killer... Ci troviamo di fronte ad un fumetto trasposto per immagini, ogni inquadratura č una splendida tavola animata, in un evocativo bianco e nero quasi espressionista, ornato di poetici schizzi di colore con forte valenza simbolica. Cosė, ogni movimentata sequenza č una riproposizione della paginetta del comic di Frank Miller. Un trionfo dell'estetica quindi, ma non solo. Soprattutto, si tratta di un film di genere (non degenere, come alcuni hanno avuto il coraggio bollare, per l'eversiva carica di ultraviolenza che lo contraddistingue). I dialoghi sono strepitosi e i personaggi, magnificamente maudit: Rourke, Willis e Owen sono perfetti nei rispettivi ruoli eroici e cosė i malsani villain Del Toro, Wood, Stahl, lasciano il segno. Quel che poi lascia estasiati č lo stile col quale Rodriguez mette in atto sin dal primo fotogramma mantenendo il pathos sempre oltre il livello di guardia. Il pedale dello splatter estremo dell'ultimo Tarantino viene ancor pių spinto a fondo, regalando momenti di puro grandguignol. Le musiche sono sempre in disparte, un lieve sottofondo marginale che mette ancor di pių in rilievo la potenza comunicativa delle immagini. E a proposito di quanto dicevo sopra: ad un certo punto, quando l'eroe di turno immagina di dialogare con un cadavere, mi č quasi parso di entrare magicamente a far parte di quelle tavole, in quel gioco di chiaroscuri, in quell'universo d'inchiostro... quasi una "Alice", rapita dalla meraviglia. La scena in questione era diretta da Quentin Tarantino, in persona. Chapeau. Il cinema dovrebbe essere meraviglia. Vedendo Sin City č impossibile non meravigliarsi. Naturale evoluzione di un entertainment hollywoodiano logoro che prova a rinnovarsi. [FB]

 

[ID] di R. RODRIGUEZ, con B. WILLIS E M. ROURKE, AZIONE, USA, 2005, 126', 1.85:1, VOTO: 8