|
|
●● MOH
A HISTORY OF VIOLENCE T R A I L E R |
|||||||
"non si può definire riuscito, ma pure il peggior film spagnolo di genere ha il suo senso di esistere" |
|
||||||||
Un professore impegnato in ricerche scientifiche piuttosto ardite perisce in un incidente stradale. Una sua collaboratrice riprende in mano quel lavoro lasciato in sospeso presso un laboratorio su un isolotto... "Somne", film spagnolo di Isidro Ortiz con protagonista Gaya Toledo, inizia con un inseguimento tra un uomo in fuga in auto e la polizia. Poi ci si sposta in un laboratorio posto su un isola, dove troviamo la protagonista alle prese con truci esperimenti sulle povere scimmiette usate come cavie dai soliti mad doctor vestiti da "ricevatori". Ad una di queste, amputate le braccine, si installa un supporto neuronale che permette all'animale di muovere a distanza due braccia "meccaniche": roba da far impallidire Frankenstein. Quando la prima inizia a soffire di inquietanti allucinazioni, capiamo che non tutto è come sembra. Sulla carta anche interessante nonostante il tema sia stato già sfruttato ampiamente in passato, questo film soffre di una narrazione affannosa, che invece di salvarsi per le sue parentesi oniriche, rischia invece inversamente di 'partirle'. Anche il collegamento che la protagonsita fa con il ricordo del ragazzino affetto da tremore e il tema suonato alla pianola (una 'Technics'!) che la condurrà a comprendere gli studi (conpletando la "sequenza") del suo precedessori sulla "fase REM" e sulla possibilità di penetrare i sogni, convince ben poco. Estenuato da un certo punto in poi, sino alla rivelazione finale che ovvviamente va a chiarire i punti oscuri del prologo. E' questo uno dei rari casi di cinema fantastico iberico i cuoi risultati si scontrano con l'ambizione degli autori. In ognica so, anche il peggior film spagnolo risulta oggi migliore di un film italiano medio, già solo per il coraggio di affrontare i generi senza tema d confronto con gli omologhi stellestrisce. Anche il meno riuscito tra questi lavori vanta comunque sempre il suo senso di esistere nell'aridità circostante. [FB] |
|||||||||
[iD] di I. ORTIZ, con G. TOLEDO, O. JAENADA, N. NOVO, HORROR, SPAGNA, 2005, 90', 1.85:1 |