F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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SECONDO TRAGICO FANTOZZI
ROCKY
BRUTTI SPORCHI E CATTIVI
COMPLOTTO DI FAMIGLIA
FEBBRE DA CAVALLO
CARRIE
LA CASA DALLE FINESTRE...
L'INQUILINO DEL TERZO PIANO
IL PRESAGIO
BALLATA MACABRA
TAXI DRIVER
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"è caduto l'ultimo tabù: per sopravvivere hanno mangiato carne umana!!!"

Di ritorno da Montevideo, l'equipaggio di un aereo di 45 occupanti, costituito prevalentemente dai giocatori di una squadra di rugby, a seguito di uno scellerato errore di rotta, piomba sulle Ande, nel pieno dell'inverno. Sperduti e non trovati dai soccorsi attivitisi, la lotta per la sopravvivenza vedrà i superstiti cibarsi dei morti... Tratto dal romanzo "Survive" di Clay Blair Jr, "I Sopravvissuti delle Ande" tratta dell'odissea poi narrata nel suo remake, oggi ben più celebre  ALIVE  pellicola che è, nel bene e nel male,uno dei miei guilty pleasure. René Cardona Senior dirige, al contrario del suo solito, un film pochissimo dialogato (suoi, il simpaticissimo trashone  LA TERRIFICANTE NOTTE DEI ROBOT ASSASSINI  e il dimenticabile e inqualificabile  KORANG LA TERRIFICANTE BESTIA UMANA  un pre-Batzella da restar basiti) dove tratta la vicenda reale alla base della storia con piglio documentarista, approfondendo ciò che il remale preferiva... ehm.. sorvolare (la tratta aerea da Montevideo a Santiago del Cile di 930 miglia, aveva visto una modifica del piano di volo a seguito di una imponente tempesta) stando simile nei dialoghi (nel remake si vede l'hostess rimbrottare perché uno dei giocatori fumava, qui perché ascolta la musica con una radiolina) e nel succedersi delle situazioni (le inutili preghiere ad evocare un Dio assente, il fuoco alimentato dalle banconote, ecc). Anche se l'aereo è chiaramente un modellino che "atterra" nella farina (!) la sequenza del disastro non è per nulla inferiore a drammaticità del suo remake e quella topica dell'atto cannibalico incide (è il termine giusto, a giudicare dai tagli praticati nei corpi) più del rifacimento, dove più che carne pareva che ci si cibasse di carrube congelate). Ma la spettacolarità e il ritmo è tutto appannaggio del film del 1992, tanto "Supervivientes de los Andes" risulta poco avvincente, soporifero nella parte relativa alla spedizione finale. [FB]

[SUPERVIVIENTES DE LOS ANDES] di R. CARDONA, CON H. STIGLITZ, DRAM, MESSICO, 1976, 114', 1.33:1