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T R A I L E R

   
 

"una prima parte che è pura delizia e una seconda inferiore alle attese"

 

 

Svizzera. Mentre è in clinica, convalescente dopo un'operazione al fegato, scrupoloso e idealista commissario cantonale scorge un articolo sul giornale riguardante la storia un medico delle SS che operava senza anestesia. Dalla foto a corredo, il primario amico pare di riconoscere un collega, proprietario di una clinica. Il "professionista d'istinto e di sospetto" che la procura vorrebbe pensionare anzitempo segue un'intuizione... Tratto dal romanzo di Friedrich Durrenmatt, "Il Sospetto", è stato sceneggiato in due puntate da Diego Fabbri. Daniele d'Anza alla regia è una garanzia, almeno quanto Paolo Stoppa: grandissimo nel ruolo del protagonista, quel commissario Hans Barlach che interpreterà lo stesso anno ne "Il Giudice e il suo Boia". Si prenda il monologo che mette in risalto l'animo trasparente, alla ricerca della giustizia vera verso i veri criminali impuniti, rammaricandosi per i poveracci in galera per reati da niente. E non gli è da meno Ferruccio de Ceresa: vederlo e ascoltarlo narrare la storia "eroica ma anche spaventosa" riguardante il passato della persona oggetto del sospetto ("mentre operava spalancò gli occhi rivelando qualcosa di infernale, come una gioia nel torturare...") è pura delizia. E c'è anche spazio per un Mario Carotenuto in un'inedita versione drammatica (è l'ebreo errante "Gulliver"). Il sospetto che diventa poco alla volta una certezza è al centro di una prima suggestiva puntata che si conclude con una svolta inattesa e folgorante. Nella seconda e ultima parte il commissario andrà così all'attacco giocando come il gatto con il topo, ma lo sviluppo (e la rappresentazione, con lucine colorate ed effetti sonori pacchiani) della storia di Durrenmatt sarà però inferiore alle attese, caricandosi di verbosità concentrandosi interamente sul confronto etica/morale col [EVIDENZIA LO SPOILER] medico nichilista e pazzo interpretato da Adolfo Celi. Risparmiando sul compositore, si rispolvera Bach. [FB]

 

di D. D'ANZA, CON P. STOPPA, M. CAROTENUTO, F. DE CERESA, A. CELI, GIALLO, ITA, 1972, 2 EP di 70', 1.33:1