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MATCH POINT |
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SEGUE 2/4 Una località che pare scelta a caso, ma non lo è. Del resto, un'immagine gli era apparsa spesso in sogno: quasi un déjà vu di un qualcosa d'indefinito che galleggiava fra i flutti... Giunto nella megalopoli orientale, impreparato a qualunque tipo di rapporto col popolo cinese, vive una pseudo-vita recluso in una camera d'albergo di sera, mentre di giorno compie un percorso obbligato: porto-idroscalo-aeroporto. Reiterato all'infinito. Supera il controllo del checkpoint ma ritorna indietro tra l'incredulità della security e l'ilarità delle studentesse che iniziano a trovarlo buffo. Un loop interrotto nel momento in un cui acquista una cartolina (in realtà: azione-indotta dal subconscio) con l'intenzione di chiamare a sé la moglie dopo chissà quanto periodo di latitanza... Ci scrive su un messaggio per darle la precisa indicazione per rintracciarlo. Quindi, lo vediamo raggiungere a piedi il porto e, dietro compenso, farsi traghettare da un battello per approdare in un luogo imprecisato. Qui affitta un camera e il tempo passa. Quanto non è dato di sapere, ma lo rivediamo con barba e baffi. Che non sia un flashback lo si capirà in seguito. Di giorno esce e fa lunghe passeggiate e poi rincasa. Come attendesse l'arrivo di qualcuno. Un bel dì, il portiere gli comunica in uno stentato inglese che in camera sua c'è sua moglie ad attenderlo. Ci siamo. Indovinate un po' cos'è questa "località imprecisata"? Bali, ovviamente. La moglie infatti non fa una piega di vederlo, anzi gli chiede di aiutarla a fare le valigie per rientrare in Francia dal momento che la vacanza è conclusa. Marc ha nuovamente la sua "chance" di rimboccare la giusta strada. Il suo viaggio non era affatto causale. Giunto in loco e "compreso" il da farsi, l'uomo non aveva fatto altro che attendere pazientemente che il passato gli si materializzasse attorno... CONTINUA 4/4 |
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[LE MOUSTACHE] di E. CARRERE, con V. LINDON, E. DEVOS, DRAMA, FRANCIA, 2005, 86', 1.85:1, VOTO: 10 |