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MATCH POINT |
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SEGUE 3/4 O se volete, era semplicemente il punto dove futuro e passato di congiungevano, a causa del "deragliamento" del protagonista. Come faccio ad asserire con tanta convinzione che quello che stiamo vedendo non è un flashback? L'elemento decisivo, mi giunge dalla famosa "cartolina". Sì, perché lui non l'aveva mai spedita, tant'è vero che se la ritrova nel taschino della "giacca discutibile" che la moglie scorge nell'armadio chiedendogli dove e quando lui l'abbia acquistata. E' la PROVA che cercava. Non è pazzo. Appena uscito dalla toilette, Emmanuel, dal letto, gli dice che aveva avuto come le sensazione che lui si fosse tagliato i baffi, manifestando una certa curiosità nell'interrogarsi sul suo aspetto sbarbato... "Non ti ho mai visto senza..." aggiunge. Marc non se lo fa ripetere e li taglia subito, ricevendo dalla sua compagna un adeguato commento. Questa volta ci siamo. Cartolina e giacca sono gli unici elementi che lo legano ancora al futuro alternativo dal quale egli giunge. Sarà facile disfarsene, e vedremo una cartolina perdersi fra le onde increspate dal battello che li condurrà, assieme alla coppia di amici, all'aeroporto. Ma sarà difficile per lui dimenticare e tornare ad essere quello di un tempo. Questa è una possibile spiegazione della storia narrata nel film e nel romanzo ("Baffi", Emmanuel Carrère, Bompiani editore) da cui è stato tratto "L'amore sospetto". Se qualcuno avesse ancora dubbi in merito alla mia interpretazione o intendesse espormi le sue ipotesi, sarò felice di leggere a riguardo, e a questo fine, vi invito a scrivermi alla e-mail che trovate in homepage. Risponderò personalmente a tutti. Non resta che sperare che anche gli altri lavori dell'autore francese: "Fuori tiro", "Bravura", "La settimana bianca", "Io sono vivo voi siete morti", trovino una degna trasposizione su celluloide. [FB] |
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[LE MOUSTACHE] di E. CARRERE, con V. LINDON, E. DEVOS, DRAMA, FRANCIA, 2005, 86', 1.85:1, VOTO: 10 |