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●● ½
MUTE |
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"superati indenni il primo empasse si può anche procedere nella visione" |
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Spider-man, in punto di morte affida ad un adolescente di colore una chiavetta rubata a Kingpin che costituisce la parte mancante per un acceleratore di particelle capace di far collidere tra loro universi paralleli. Un primo esperimento ha avuto luogo e un nuovo arrampicamuri è subentrato all'altro appena scomparso. Tuttavia la struttura atomica del nuovo arrivato è molto instabile. E altre realtà parallele si sono aperte... Superati indenni il primo empasse di fronte ad una realizzazione grafica abbastanza straniante, ma comunque molto originale, a metà tra il rotoscope di A SCANNER DARKLY e il fumetto live action, anche se il modello vero, seppur irraggiungibile, è GLI INCREDIBILI di Brad Bird: vedasi la coalizione di "spiderman" e l'azione di commando che conduce allo scontro nel pre-finale (il finale ultimo sarà ovviamente tutto retaggio del protagonista della vicenda). Divertente il riassunto che prevede il ripercorrere gli eventi salienti della trilogia di Raimi, e se non sbaglio qualcosa viene pure detto sulla seconda, bruscamente interrotta dalla Sony, prima di reboottare tutto quanto un'altra volta. Se è simpatica la trovata della Gwen giunta pure lei dall'altroce del multiverso creatosi, pesantuccia è quella che vede l'uomo-ragno anime (un robot con dentro la tipetta manga-style!) il "Peter Pork" e ancora quello "noir". Oltre ovviamente a quello... ehm... "black" proprio. Il troppo stroppia e due ore di "troppo" alla fine finiscono con lo stancare. Ipercinetico tanto che in certo frangenti non si capisce praticamente una sega di cosa stia succedendo, e anche troppo hi-tech per catturarmi incondizionatamente. Peccato, perché in taluni momenti lo spettacolo c'era, tipo la scena d'azione nella foresta con i nostri inseguiti dalla (è femmina) DOC OC Insopportabili le canzonacce fatte con l'autotune (in-sop-por-ta-bi-li!) e c'è pure spazio per il peggior rap: roba da bimbominkia. [FB] |
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[ID] DI ?, ANIMAZIONE, USA, 2018, 117', 2.35:1 |