F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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IL VIZIETTO
IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE
ECCE BOMBO
IL PARADISO PUò ATTENDERE
FURY
HALLOWEEN
NOSFERATU

IL TOCCO DELLA MEDUSA
SOLAMENTE NERO
LA MALEDIZIONE DI DAMIEN
IL CACCIATORE
COMA PROFONDO
RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE
LA SETTIMA DONNA
NON VIOLENTATE JENNIFER

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"quasi uno scult"

 

 

Stessa spiaggia, stesso mare: ricompare un terribile squalo bianco, anche se nessuno pare ricordarsi di ciò che era già successo. La storia si ripete, e l'unico che grida al lupo, pardon "allo squalo", è il solito sceriffo... Da un film sugli squali che se magnano gente (...e li elicotteri!) t'aspetteresti anche tette culi, trombate al chiaro di luna e falò accesi, oltre ad arti strappati di brano in brano. Sfortunatamente leggi "produce Spielberg" e allora sai che non potrai aspettarti che feste strapaesane, ciccioni in spiaggia, diciassettenni che trasgrediscono ai genitori (ahi, che birbanti!) andando a fare "picnic sul mare" (SIC). Sul versante gore-splatter siamo a livelli di cinemino parrocchiale, con qualche fantoccio e un po' acqua colorata di arancione (!) Uno squalo più veloce di un motoscafo che sopravvive ad un'esplosione, ma ancor più un moccioso che a tavola vuole "la pesca sciroppata" e snobba le merendine: sono alcune cretinate comprese nel prezzo. Fedele al motto "non si butta via niente", si spolpa il canovaccio fino all'osso. Incredibilmente, pur ritrovando praticamente tutto il vecchio cast (eccetto "i mangiati", s'intende) il primo  LO SQUALO  non viene accennato, tant'è che questo numero 2 parrebbe quasi un remake (di più, una parodia involontaria) più che un seguito: le situazioni si ripetono paro paro (Scheider sulla torre di avvistamento, il sindaco che minimizza, il falso allarme, persino la regata!) con in più lo squalo che compare per la prima volta in fotografia (manco fosse Jason o un extraterrestre) dinanzi alla commissione "grandi rischi" che lo scambia per un grumo di alghe. Tolta l'epica del capostipite, la tensione è ridotta ai minimi storici e l'umorismo involontario la fa da padrone. Conclusione: indefinibile, con lo squalo meccanico che va in corto e si inabissa, assieme al film. "Scult", frutto dei folli anni '80. John Williams herrmandeggia a più non posso, ma confonde arpe con arpioni. [FB]

 

[JAWS 2] di J. SZMARC, CON R. SHEIDER, L. GARY, K. GORDON, AVVENTURA, USA, 1978, 111', 2.35:1