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T R A I L E R

   
 

"grandissima occasione sprecata, ma non un film brutto"

 

 

Brillante archeologo viene chiamato a risolvere il vero enigma della sfinge: decriptare la porta per le stelle... Come ebbi già a dire, "Stargate" di Emmerich è una grandissima occasione sprecata. Anzitutto mal gliene coglie il fatto di essere venuto tanto prima che gli "Anunnaki" diventarssero una vera moda, anche per merito del successo mondiale di programmi come   ENIGMI ALIENI   che non gli è costato troppo in termini di pubblico (il film ebbe un dignitoso successo al botteghino) ma che gli avrebbe dato una più vasta eco. E' però come dicevo un'occasione sprecata perché non si è inteso parlare proprio di "Quelli là" (per dirla con Mauro Biglino) ma si è inteso rivolgere lo sguardo solo alle "presunte" divinità egizie. Non so perché ricordavo con più fastidio la scelta di rappresentare il sovrano-Dio con le sembianze di un ragazzino (Aronofski avrebbe fatto lo stesso molti anni dopo con il Dio biblico) ma alla nuova visione l'ho sopportata maggiormente. Le trashate care al regista teutonico naturalizzato statunitense sono ovviamente il suo marchio di fabbrica, ma in questa pellicola, pur presenti (la piramide-astronave è davvero ingenua e storicamente sorpassata) riescono a farsi perdonare. Azzeccata la scelta dei protagonsti: il geniaccio quattr'occhi Jams Spader e il ruvidissimo militare di Kurt Russell sono perfetta antitesi l'uno dell'altro: raziocinio contro freddo decisionismo. Gli effetti speciali, pur trovandoci in una decade ancora non abile a smanettare in 3D, non sono poi niente male. Però. Sì, pensamo davvero a ciò che si sarebbe potuto fare rifacendosi alla teoria degli Antichi Astronauti, andando a iniziare anche cogli egizi, per poi seguitare nel Medioriente, Grecia e così via in sequel contingenti. Che Hollywood abbia paura ad affrontare certe tematiche osteggiate dal "Sistema" mondiale? Sicuramente il miglior Emmerich con  L'ALBA DEL GIORNO DOPO  [FB]

 

[iD] di R. EMMERICH, CON J. SPADER, K. RUSSELL, FANTASCIENZA/AZIONE, USA, 1994, 125', 2.35:1