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TWO LOVERS |
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1977. Stella è una undicenne trascurata dai genitori, tenutari di un chiassoso bar nella periferia di Parigi che, grazie a una personalità molto più delineata dei coetanei, riesce ad abbattere le barriere dell'emarginazione andando incontro ad una maturazione e ad un futuro migliore di quello che pareva esserle stato destinato. Al Moretti presidente del Torino Film Festival si deve la circolazione di questa sorprendente pellicola francese, opera rara dove il tema dell'infanzia viene esplorato con intelligenza e profondità, ripulito della retorica, altamente educativo nello scrollarsi le ipocrisie tipiche che hanno i "grandi" quando parlano dei "bambini": la grottesca querelle della commissione-censura che voleva vietare il film ai minori di 14 per le "parolacce" la dice lunga. Seguiamo qui un anno della vita della piccola, il passaggio dal familiare curioso circo all'incontro-scontro con l'altro mondo espresso nel rapporto schietto con le coetanee e problematico con la scuola (Stella è comunque sempre un'aliena, sia nell'opulenta metropoli che nella sperduta provincia della nonna paterna) attraverso un percorso di maturazione che lo farà assurgere quale unico autentico ascensore-sociale per lei. Il modo in cui tiene in sé e reprime nell'innocenza l'episodio inconfessabile (che sarà sepolto nella memoria) sta l'essenzialità di un'opera che scava più in profondità di qualunque trattato sul tema dell'infanzia. La regista (è donna, e si vede) filma una pseudo-biografia in un'opera struggente. Strepitosa la piccola Léora Barbara, piccola e minuta, che riesce a sostenere la parte con grande autenticità. Nel ruolo minore del personaggio eletto da Stella quale suo impossibile "principe azzurro": Guillaume Depardieu, figlio di Gerard, morto poco dopo le riprese per una polmonite fulminante, a 37 anni. Canzoni di Eddy Mitchell, Gérard Lenorman ("Michéle") e (sic) Umberto Tozzi. "Stella" sta a JUNO come l'avorio sta alla vile plastica. [FB] |
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[ID] di S. VERHEYDE, CON L. BARBARA E G. DEPARDIEU, DRAMMATICO, FRA, 2008, 102', 1.85:1, VOTO: 9 |