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COMIC THRILLER DRAMA |
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"solo imparentato alla lontana con 'Il Villaggio dei Dannati", è un film non disprezzabile" |
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Un accademico e uno psicologo (ai quali si aggiungerà poi un addetto alla sicurezza Nazionale) si stanno ripromettendo di studiare alcuni "bambini speciali", tutti coetanei che rivelano un'intelligenza fuori del comune, almeno dieci volti superiori alla media. Saranno ospitati dall'ambasciata di appartenenza a Londra. I "pargoli", che assieme costituiscono "un'unica mente" mangiano la foglia, e si asserragliano in una chiesa sconsacrata. In men che non si dica i militari sigillano l'intera zona, dato che costoro comandano le menti... Saranno stati trenta e più anni che rivedevo il sequel de IL VILLAGGIO DEI DANNATI "La Stirpe dei Dannati" (questo, il titolo) è un buon film. Almeno se non diamo peso a sortite come "bisognerebbe sterilizzarli!" biascicate dai soliti militari poco avvezzi a qualunque cosa suoni "diverso". Se poi quel "qualunque cosa" giunge non si sa bene da dove, allora la paura fa novanta. Le tematiche espresse anticipano gli X-MEN di Stan Lee, parlando (nei dialoghi) di "un salto evolutivo, forse di milioni di anni!". Rispetto alla prima pellicola di tre anni precedente, i bambini sono appena più grandini anagraficamente, parlano pochissimo, e di loro si lascia solo intendere che siano nati per partereogenesi (l'immacolata concenzione dei cristiani!) e soprattutto non si fa cenno alcuni ad una loro possibile origine extraterrestre. Anzi, si tende a precisare che le loro cellule sono umane. Ciò darebbe almeno sulla carta non darebbe certo via libera dai graduati di far intervenire, nell'ultima parte, l'esercito con I CARRI ARMATI! Ma per quanto si possa dubitare, parliamo ancora di fantascienza alta, anche perché i marmocchi sembra che stiano architettando qualcosa di nocivo. Perché? Forse solo per legittima difesa. Se la chiusa non è scontata, la sensazione di incompiutezza che lascia alla fine è tangibile: era forse questa l'intenzione degli autori? [FB] |
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[CHILDREN OF THE DAMNED] DI A. M. LEADER, CON I. HENDRY, B. FERRIS, FANT, UK, 1963, 86', 1.85:1 |