F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 9 0        1 9 9 1        1 9 9 2        1 9 9 3        1 9 9 4      1 9 9 5        1 9 9 6        1 9 9 7        1 9 9 8        1 9 9 9        >

 

●●●

QUEI BRAVI RAGAZZI
EDWARD MANI DI FORBICE
ATTO DI FORZA

RITORNO AL FUTURO PARTE 3
DARKMAN
MISERY NON DEVE MORIRE

ALLUCINAZIONE PERVERSA
HENRY PIOGGIA DI SANGUE
L'ALBERO DEL MALE
DUE OCCHI DIABOLICI

CUORE SELVAGGIO
IL PADRINO PARTE III
HO AFFITTATO UN KILLER
PRESUNTO INNOCENTE

UNO SCONOSCIUTO ALLA...

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"non scevro di difetti, il film-tv di Darabont con la Jason-Leigh chiude squisitamente creepy"

 

 

Insoddisfatta del marito e del matrimonio, si fa convincere dall'amante medico a somministrargli un potente veleno. Peccato che questo causa una semplice morte apparente e l'uomo si risveglia post-sepoltura... "Strategia di una Vendetta" (aka "Sepolto Vivo") è un film per la televisione di Frank Darabont. Diciamo subito che reperirlo e poi vederlo non è tempo sprecato, anche perché per gli standard televisivi della decade si tratta di un prodotto più che dignitoso, tant'è che a tratti pare quasi di trovarsi di fronte ad un film vero e proprio. Purtroppo sono un po' tante le incongruenze e semplici leggerezze che fanno sì che si faccia a momenti fatica a digerire quel che si vede senza manifestare un po' di nausea. Anzitutto da quando in qua una dark lady coltiverebbe ripensamenti dinanzi all'attuazione di un piano ben rodato, alla "Postino": il classico triangolo dove gli amanti diabolici vogliono far fuori la zavorra per godersi il patrimonio. E' il personaggio della Jason Leigh ad essere mal scritto: si prenda per tutte la sequenza che la vede, alticcia, provare a prendere a fucilate il cane del marito, la notte stessa del funerale, accanto all'amante, il quale giustamente (???) nemmeno prova a fermarla avendo già non trovato di meglio da fare che infilarcisi nel letto in pregio al lutto e alla (presunta) vedovanza. Per non parlare del poco tempo nel quale il "sopravvissuto", pur esperto carpentiere (la casa -si dice- l'aveva costruita lui da solo) costruisce tutto quell'ambaradàn. Quel che lo riscatta è una regia, ancora acerba ma che lascia intravedere una mano felice, ma soprattutto un finale kinghiano [EVIDENZIA LO SPOILER] di taciti accordi e inconfessabili segreti condivisi tra amici, per cui si chiude un occhio in fede a una tradizione tutta americana, quasi western. E a pensarci bene, la chiusa suggella il trap-movie (l'inscatolamento dei cattivi) è squisitamente creepy. [FB]

 

[BURIED ALIVE] di F. DARABONT, CON J. J. LEIGH, T. MATHESON, W. ATHERTON, THRIL, USA, 1990, 89', 1.33:1