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NON CI RESTA CHE PIANGERE COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"sembra quasi una parodia, ma non è così orrendo, specie se raffrontato ai film di Snyder" |
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Kara, la "cugina di Superman" (SIC!) vive sul pianeta Argo, tenuto in equilibrio dall'Omegaedro che, nelle sue incaute mani si perde in men che non si dica nello spazio. Finisce nella tazza di una milf e fattucchiera... Peter O'Toole vive su Argo dov'è anche Mia Farrow. No, non siamo in una parodia di Woody Allen, ma nell'unico spin-off di SUPERMAN che ci è finora pervenuto. Ricordo bene quanto tirarono addosso a "Supergirl La Ragazza d'Acciaio" alla sua uscita nei cinema. In realtà, questa pellicola rappresenta al meglio, nel bene e nel male quanto sarebbe stato piacevolmente "digerito" con la moda dei cinecomics, prima d'autore (Burton) e poi seriali con la nascita del MCU di casa "Marvel". Le banalità e scemenze abbondano: la ragazza indossa il noto costume solo per il fatto di arrivare sulla Terra (?) ma il candore della protagonista Helen Slater, unita ad un che di genuina cretineria fa sì che questa "ragazza d'acciaio" sia poco inferiore de L'UOMO D'ACCIAIO di Snyder. Ci vuole anche poco, e se i fasti del miglior Donner sono lontani, incarnazione cinematrografica che resta sempre retaggio di Reeves, che vediamo in un poster. Ad un certo punto compare pure lo stesso personaggio di Jimmy, il collega di Clark Kent. Sicuro gli autori ponevano così le basi per un crossover che però mai sarebbe giunto. Peccato. La strega "Selena" di Faye Dunaway le scatenerà scontro: una draga meccanica, un demone kandariano (vedi LA CASA di Raimi) si moltiplicherà che neanche l'Agente Smith (o più recentemente Doc Strange) esiliandola nella zona detentiva, e infine evocando un super demone. La resa del "volo" dell'eroina è molto migliorato rispetto al passato, ma si lesina un po' su tutto il resto. Se poi realizziamo che il suo astio è solo mosso dalla gelosia (per un bietolone assurdo, pergiunta) allora viene davvero di ripensare ad Allen. Main theme di Jerry Goldsmith! [FB] |
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[ID] di J. SZWARC, CON H. SLATER, F. DUNAWAY, P. O'TOOLE, M. FARROW, FANT, USA, 1984, 124', 2.35:1 |