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MIAMI VICE |
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Ritornato, dopo cinque anni di assenza, l'eroe trova molti cambiamenti e una conferma. Lois Lane ha un nuovo compagno e un figlioletto e Lex Luthor è il bastardo di sempre... Il giovane attore protagonista, diretto egregiamente da Bryan Singer, se ne sta per tutto il film astutamente sottotono, conferendo davvero al personaggio un certo alone "ultraterreno", al di la degli escamotage squisitamente tecnici. L'attrice scelta a ricoprire la controparte femminile è caruccia. Il "pelato da oscar" Kevin Spacek gigioneggia un po' ma lo fa sempre con stile, tanto che scimmiotta in più di un'occasione l'indimenticabile John Doe di "Se7en". Se le animazioni 3D del superuomo sanno un pochetto di déjà-vu, complessivamente le scene d'azione possono soddisfare appieno la quantità di maraviglia che ci si deve aspettare da un blockbuster di questo calibro. Certo ci vuole la giusta dose di "sospensione d'incredulità" per farti digerire la complicatissima sequenza del salvataggio del boeing (comunque grandiosa) con Loise Lane che sballonzola per tutta la carcassa dell'aereo (non si era allacciata le cinture!) riuscendo a cavarsela nemmanco con un graffio, ma il primo scambio tra i due -basato praticamente su due sole occhiate- regala sincere impennate di commozione. La sceneggiatura di lì in avanti si perde un pochino a farti vedere quanto bravo sia Superman nel suo lavoro, che poi consiste in salvare tutti (ma proprio tutti) da incidenti più o meno mortali, tanto che il tristo mietitore potrebbe presentargli un dì il conto. Ben orchestrato invece il piano del supercriminale, così come è stato bene concepito il colpo di scena all'interno del film tutt'altro che prevedibile, quanto brillantemente occultato. La conclusione, costruita in un tono via via sempre più elegiaco non stona con la restante impalcatura, del resto mai troppo ridondante e inaspettatamente matura. [FB] |
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[ID] di B. SINGER, con B. ROUTH E K. SPACEY, FANTASCIENZA, USA, 2006, 154', 2.35:1, VOTO: 7 |