F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●● ½





QUATTRO MOSCHE DI VELLUTO..
LA TARANTOLA DAL VENTRE...
UNA LUCERTOLA CON LA PELLE..
L'IGUANA DALLA LINGUA...
LA NOTTE CHE EVELYN USCì...

LO STRANO VIZIO DELLA...
LA CORTA NOTTE DELLE...
LA CODA DELLO SCORPIONE
LA MORTE CAMMINA CON...
UNA FARFALLA CON LE ALI...
<

THRILLER

T R A I L E R

   
 

"quel che è certo è che non è un thriller prevedibile"

 

 

La figlia di un di diamanti ucciso su un treno da una specie di Diabolik dagli occhi azzurri che lo credeva in possesso di una valigia piena di diamanti, si esibisce come spogliarellista al Crazy Horse di Parigi. Per mezzo di telefonate minatorie una voce robotica la invita a consegnare i diamanti, pena la vita. Sospettando il fidanzato, accetta l'invito di un facoltoso cliente del locale e lo segue nel suo cottage sulla costa inglese... Quel che è certo è che "La Morte Cammina coi i Tacchi Alti" di Luciano Ercoli non è un thriller prevedibile. A circa metà del metraggio si ha sì il senso del titolo (per quanto si possa dedurre che "Diabolik" non indossi di certo calzature femminili) ma una sequenza di colpi di scena resettano completamente la storia cambiando addirittura personaggi principali. Con l'entrata in scena di Scotland Yard l'intrigo (condito di humor inglese rilanciando le sue velleità internazionali della pellicola) l'affare si complica, andando incontro ad un eccesso di capovolgimenti nei confronti di tutti i presunti "sospetti" che, aggrovigliandosi al sol fine di disorientare lo spettatore, finisce col consegnare la sensazione che gli sceneggiatori abbiamo inteso giocare un po' sporco. Dal canto suo, il regista pare fregarsene e puntare piuttosto a valorizzare il sinuoso corpo della futura moglie: la disinibita Susan Scott (alias Nieves Navarro) facendole cambiare parrucche e abiti ad ogni inquadratura, ma ancor più cogliendo ogni occasione per farglieli scivolare di dosso (in un dialogo si affermerà che lei "con il lavoro che fa, non è certo abituata a indossare biancheria intima") e trovando in Simon Andreu (che sarà anche nel cult di Vicente Aranda dell'anno successivo) il classico volto ambiguo. Sorvolando sulle botte da orbi in coda, è prevista anche una scena piuttosto gore che fa affermare al coroner: "l'autopsia l'ha già fatta l'assassino"! Nello score: Nora Orlandi fa le fusa da gattina sulle note di Stelvio Cipriani. [FB]

 

di L. ERCOLI, CON S. SCOTT, F. WOLFF, S. ANDREU, C. LANGE E C. GENTILI,  THRILLER, ITA, 1971, 103', 2.35:1