F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
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LE IENE
MIO CUGINO VINCENZO
LE AVVENTURE DI UN UOMO...
BATMAN IL RITORNO
TAXISTI DI NOTTE
FUOCO CAMMINA CON ME
CANDYMAN
ALIEN 3
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DRACULA DI BRAM STOKER
GLI SPIETATI
IL LADRO DI BAMBINI
MALCOLM X
LUNA DI FIELE
L'ULTIMO DEI MOHICANI
COMIC THRILLER DRAMA
"contrordine: i videogiochi stimolano l'intelletto"
Giobbe, un minorato che hanno
impiegato come tagliaerbe, viene usato come cavia da un rampante e geniale professore di
cibernetica per testare un programma di
realtà virtuale rivoluzionario. Dai macachi che diventano potenziali soldati
il passo è grande: l'idiota, stimolato dai programmi di apprendimento,
diventa un genio,
giungendo ad acquisire facoltà sepolte nell'inconscio. IL delirio di
onnipotenza lo porterà... Contrordine: i videogiochi stimolano l'intelletto. L'ha scritto Stephen
King. "Il Tagliaerbe" è il primo film sulla cosiddetta "realtà virtuale"
("una nuova dimensione, l'utopia").
Senza questo film probabilmente non sarebbe nemmeno nato
MATRIX
per come lo
conosciamo ("ha imparato il latino in due ore!"). Al di la dei meriti
"storici", questo film tratto -tanto per cambiare- da King, vanta
innegabilmente alcune frecce al proprio arco.
"Ho visto Dio! Ho toccato Dio!" esclama l'un tempo demente, dopo che ha
acquisito la telepatia e la telecinesi.
E nella storia c'è pure spazio per una sequenza di "sesso virtuale",
decisamente in anticipo sui tempi e sulle fantasie dei videogiocatori poi
non completamente concretizzatesi. Poi si vira alla solita vendetta, ripercorrendo il canovaccio da
CARRIE
in
poi (incendia preti, lobotomizza energumeni, punisce padri violenti
comandando telepaticamente falciatrici a motore, e con gli sgherri
dell'esercito arriverà a fare pure di peggio,
quando li scomporrà in atomi).
C'è tanta carne al fuoco, ma la messinscena non è all'altezza (sembra più un
film anni '80 che appartenente ai '90) apparendo stilisticamente, oggi,
inevitabilmente
datato.
La pellicola che ha lanciato Pierce Brosman si lascia comunque guardare
senza troppo fastidio, ritagliandosi nell'ultima parte una sensazione di
inevitabilità quasi palpabile, disinnescata però dalla messinscena che oggi
(come allora) può apparire francamente un po' risibile. Vedasi i calabroni a
8bit! [FB]
[ID] di ?, CON P. BROSMAN, FANTASCIENZA/HORROR, USA, 1992, 104', 1.85:1