F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
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MELANCHOLIA
LA PELLE CHE ABITO
TUTTI I NOSTRI DESIDERI
MIRACOLO A LE HAVRE
LA FUGA DI MARTHA
SECUESTRADOS
A DANGEROUS METHOD
THIS MUST BE THE PLACE
UNTHINKABLE
THE GREY
MIDNIGHT IN PARIS
LA CHISPA DE LA VIDA
HABEMUS PAPAM
*LE PALUDI DELLA MORTE
THE RESIDENT
T R A I L E R
"formalmente è uno Shyamallan preso sul serio, forse anche troppo"
Una serie di sogni, anzi incubi premonitori estremamente realisti, spingono un operaio a correre ai ripari con una serie di accortezze pratiche. Esemio: il cane in un incubo l'aveva morso impedendogli di salvare la figlia sordomuta, e lui va a costruire un recinto all'interno di cui ricoverarlo. Intanto si affida ad alcuni specialisti per escludere di essere diventato psicotico e peggio schizofrenico, com'era accaduto alla madre. Sullo sfondo fulmini solcano il cielo e il cielo apre le sue cateratte, ma forse è in arrivo qualcosa di ancor più spaventoso... Fa piacere rivedere il Michael Shannon del notevole (e incompreso) BUG di Friedkin un attore a quanto pare abbonato alle parti che vogliono la paranoia al centro della storia, e con lui è la brava Jessica Chastain (identica a Dallas Howard, come sempre) a fargli da intensa spalla. Logicamente, vedendo svalvolare il brav'uomo mette in allarme i famigliari stretti, ad iniziare dalla moglie, la quale all'apprendere che lui ha iniziato a chiedere finanziamenti alle banche per costruire un bunker sotterraneo, logicamente, non la prende bene. In quella che è una piccola comunità rurale: gli amici si allontanano, perde il lavoro, ma lui non demorde facendosi forza della moglie comprensiva a suo modo, anche se non nel senso che lui vorrebbe. Comprensibile, no? L'indipendente Nichols opta per un ritmo lentis(SSSSS)simo che logicamente può mandare in letargia ma, sulla distanza, raggiunge climax notevoli. Notevole la trovata degli uccelli impazziti che si abbattono al suolo dopo essersi scontrati l'un l'altro in un delirante olocausto e naturalmente azzeccato pre-finale e finale stesso inaspettato, dove questo "Take Shelter" prende, volenti o nolenti, una posizione. Formalmente si potrebbe definire quasi uno Shyamallan preso sul serio. Si vuole riflettere sul fenomeno assai diffuso negli Stati Uniti della costruzione di bunker in vista di chissà quali catastrofi. [FB]
[ID] di J. NICHOLS, con M- SHANNON, J. CHASTAIN, DRAMMATICO, USA, 2011, 121', 2.35:1