F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
<
2 0 1 0
2 0 1 1
2 0 1 2
2 0 1 3
2 0 1 4
2 0 1 5
2 0 1 6
2
0 1 7
2 0 1 8
2 0 1 9
>
●●●
MELANCHOLIA
LA PELLE CHE ABITO
THE GREY
LA FUGA DI MARTHA
SECUESTRADOS
A DANGEROUS METHOD
THIS MUST BE THE PLACE
UNTHINKABLE
LA TALPA
TUTTI I NOSTRI DESIDERI
EVA
LA CHISPA DE LA VIDA
HABEMUS PAPAM
*LE PALUDI DELLA MORTE
THE RESIDENT
T R A I L E R
"andamento lento e messinscena old-style, ma imperdibile per i fan delle spy-story"
Guerra Fredda. Una talpa al soldo dei sovietici, da anni ai vertici del 'Circus', il servizio segreto britannico, implica il coinvolgimento di un agente, fuori servizio dopo il fallimento di una operazione a Budapest, richiamato in segreto in servzio da un sottosegretario in merito a una nuova missione denominata "Strega". Ora che i vertici dell'intelligence sono mutati non ci si può fidare più, tranne che dei vecchi collaboratori stretti. Una russa, conosciuta a Instambul da un suo collaboratore, era "una ragazza che sapeva troppo"... Per gli estimatori delle vecchie spy story di Pollack o Pakula (il primo, è quello di I TRE GIORNI DEL CONDOR con Redford e la Dunaway) "La Talpa" rappresenta una meta d'obbligo. Anzitutto, è tratto da John Le Carré ("Tinker Tailor Soldier Spy") è di produzione inglese, poi alla regia troviamo il norvegese Tomas Alfredson che ci aveva dimostrato che si potesse oggi narrare di vampiri in maniera non banale (mi riferisco a quel LASCIAMI ENTRARE con i bambini) e il cast è di primo piano: con Oldman, Firth, Benedict Comberbatch, Tom Hardy (è l'angente che aveva agganciato per primo la ragazza russa di Istambul, disposta a passare informazioni in cambio di una nuova vita in occidente) con altri volti noti di contorno (un tempo si definivano "caratteristi") fra cui John Hurt e Toby Jones. Non lesina colpi bassi, sul quali tuttavia non pone mai accenti lagnosi (nella sparatoria iniziale, vediamo una mamma colpita accidentalmente, con tanto di neonato in braccio). Allestimento delle scenografie e guardaroba impeccabile, di pregio le musiche di Alberto Iglesias. Quello di Alfredson non è certo un film che si può seguire distrattamente mentre si stira o si rassetta la casa, ma implica una dedizione totale da parte dello spettatore che non conoscail romanzo di base. Perciò: attenzione massima almeno per la prima mezz'ora, sennò si rischia di non capirci nulla. [FB]
[TINKER...] di T. ALFREDSON, CON G. OLDMAN, T. HARDY, B. COMBERBATCH, SPY, UK, 2011, 127', 2.35:1