F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 5 0        1 9 5 1        1 9 5 2        1 9 5 3        1 9 5 4       1 9 5 5        1 9 5 6        1 9 5 7        1 9 5 8        1 9 5 9        >

 

●●●●




I TARTASSATI
A QUALCUNO PIACE CALDO
LA BELLA ADDORMENTATA...
VIAGGIO AL CENTRO DELLA...
INTRIGO INTERNAZIONALE
IL VEDOVO
UN MALEDETTO IMBROGLIO
IMPROVVISAMENTE L'ESTATE...
LA GRANDE GUERRA
I  QUATTROCENTO COLPI
LA FONTANA DELLA VERGINE
PELLE DI SERPENTE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"la summa della vis comica di Totò"

 

 

Proprietario di un bel negozio riceve una visita sgradita: l'esattore delle tasse. Imbeccato dal commercialista tenterà alcuni escamotage per accattivarselo cercando di farselo amico. Ma il funzionario pare integerrimo.. Per quanto mi riguarda: la summa della vis comica di Totò. Il punto forza de "I Tartassati", per la regia di Steno, sono i dialoghi (che non equivale solo a dire "le battute" che pure ci sono e manco a dirlo comicissime). Le situazioni sono esilaranti: si prenda la battuta di caccia, dove il negoziante finge maldestramente di incappare casualmente nel finanziere ("ma lei punta senza nemmeno alzare il cane?" "ah, mi scusi, dimenticavo" e si carica in braccio il bracco a nolo che si è portato appresso!). Il film funziona poi alla grande per la presenza della miglior spalla di Totò: un Aldo Fabrizi di riporto da  GUARDIA E LADRI  che fa deflagrare letteralmente l'arte del "principe della risata", regalando siparietti memorabili (vogliamo parlare di quello nella stanza di ospedale?) tant'è che il finanziere "Topponi" è una di quelle figure per le quali oggi qualunque attore comico farebbe una firma per vedersi affidato. Ottime anche le figure di contorno, con un sulfureo Luis de Fumée come commercialista del protagonista (il guardiacaccia: "e le lepri? dove le ha prese?" "le ho trovate" "sono morte, vuole forse dire che è venuto qui nel bosco per darne degna sepoltura? no, lei è un bracconiere senza licenza e le ha prese al laccio!"). Uno di quei film dei quali ho in mente i dialoghi a memoria (un altro è  IL VEDOVO  di Risi) sintomo che davvero sono stati scritti benissimo. Anche la consueta storiellina romantica di contorno (i figli dei due "nemici naturali" che trescano assieme) non inficia il complesso del film, cosa che invece accadeva in tanti altri lavori del periodo. Spassoso pure il tangaccio in colonna sonora dal buon Armando Trovajoli. [FB]

 

DI STENO, CON TOTò, A. FABRIZI E L. DE FUNèS, COMMEDIA, ITALIA, 1959, 105', 1.33:1