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NON CI RESTA CHE PIANGERE COMIC THRILLER DRAMA |
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"sequel un po' 'di maniera' di un moderno classico, esagerato e roboante" |
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Finito quasi per caso assieme ad una cantante di night e ad un piccolo cinesino nel mezzo della foresta, l'avventuriero Indiana Jones promette alla bonaria popolazione di un villaggio di scoprire che fine hanno fatto i bambini, sottratti con la Pietra Sacra di Shankara donatagli, secondo la leggenda, dal dio indł Shiva... Inaspettatamente, l'inizio con "Anything Goes" in versione indocinese e i titoli con balletto squisitamente vintage farebbero sperare un gradito bis, ma Spilbo e fasti del moderno classico che fu I PREDATORI DELL'ARCA PERDUTA sono lontani. "Indiana Jones e il Tempio Maledetto" si svolge cronologicamente prima degli eventi narrati nel capostipite. Dopo il prologo a Shangai 1935, il regista vira "la grande avventura" in un caotico pastiche che sembra francamente guardare pił ad un pubblico di bambini, piuttosto che agli adulti. Come giustificare altrimenti l'assurdo prosieguo che vede il lancio dall'aereo su di un canotto, la scivolata spericolata lungo una montagna innevata, il salto da cascata che fa sembrare il Niagara poco pił che uno sgocciolio, e la capitolazione in India, "sulla via di Delhi" (!) E si prosegue all'insegna dell'inverosimiglianza, tutto o quasi risulta un po' "di maniera" e l'umorismo facilone addirittura appare a tratti irritante. Formalmente, al di la dello sfarzo produttivo (anche se la fotografia patinata fa un po' troppo National Geographic) non siamo troppo distanti dai risultati ottenuti dai vari cloni nati come funghi dopo il successo del capostipite, che aveva dato l'avvio alla rinascita di un genere che si pensava estinto. Allan Quatermain come Indiana Jones, quindi? Non proprio, visto che arrivano in soccorso un po' di horror e un po' d'azione (roboante corsa all'impazzata sui binari della miniera in primis). Il doppiaggio č pessimo. Kate Capshaw: oca catapultata in un postaccio ostile, prossima a sposare il regista e mettersi per sempre comoda. [FB] |
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[... AND THE TEMPLE OF DOOM] di S. SPIELBERG, CON H. FORD, AVVENTURA, USA, 1984, 118', 2.35:1 |