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Per un paradosso, gli sceneggiatori partendo dal futuro, ambientano la
storia in un 1984 alternativo, dove Sarah Connor non solo parla per
necessità l'ispanico ma E' ispanica, e salva il suo salvatore-amante Kyle
Reese assieme ad un nuovo T-800 che qui l'ha salvata da piccola (eeeh?!) e
che lei chiama "papà" (SIC!).
Viaggiano avanti nel tempo, vi trovano quest'ultimo invecchiato, che per
scazzo forse ha fatto il governatore!
Non ho scherzato, il film in questione è veramente come ho descritto
nella premessa. Il pathos è il convitato di pietra (i superstiti del futuro
guidati da John Connor non hanno la disperazione nelo sguardo, sembra stiano
giocando alla guerra!). Il fatto è che i realizzatori pare non abbiano
veramente capito un cazzo di cosa faceva grande il film di Cameron,
irrispettosi riguardo TERMINATOR
e anche quella
semi-baracconata che era TERMINATOR
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e piazzano un faccione
assurdo al posto di Micheal Bean e una "nuova" Sarah Connor che pare la
controfigura di Michelle Rodriguez (una comune Linda Hamilton ne vale 1000)
e Scharzenegger vecchio (e obsoleto) è davvero patetico. "Terminator
Genisys" diventa perciò a tutti gli effetti una parodia. L'unico momento
divertente è Schwarzy che fa a botte con il suo boot digitale. Per tutto il
resto: pollice verso. Tutta l'azione finale è un corollario di stronzate
(sceniche e dialogiche: "mi sono infiltrato come operaio", dice il
T-800!). Nel 2017 i nudisti sono affare dei federali (!) e il macchinario
per la risonanza magnetica degli ospedali è l'arma definitiva
anti-terminator. Non si tiene minimamente conto di quel "Terminator 3" che
ho sempre fatto fede a non vedere mai, né di TERMINATOR
SALVATION
che per quanto non
riuscito, valeva oro rispetto a questo che non va oltre il vile metallo da
quattro soldi. Vedendolo, essendomelo trovato praticamente in regalo, non ho
potuto fare a meno di pensare a Frusciante: "i robot con l'artrite..."
AHAH! [FB] |
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[ID] di A. TAYLOR, con A.
SCHWARZENEGGER, E. CLARKE, J. COURTNEY, AZIONE, USA, 2015, 125', 2.35:1 |