F A B I O B O R E L L I
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V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING
MADAGASCAR
"si passa dal thriller del primo 'The Boy" all'horror del suo sequel"
Sopravvissuti in città ad una aggressione, due genitori con il figlio si trasferiscono in campagna. Quest'ultimo trova un pupazzo e se con i genitori non spiccicava parola per il trauma subito, intrattiene conversazioni... Sarebbe il sequel di THE BOY che già non brillava per credibilità, pur non essendo proprio da "dare al gabinetto". In questo capitolo "II°" in numero romano, come da origine, ritroviamo il pupazzo-manichino a grandezza naturale che nel precedente episodio giocava sull'ambiguità dell'essere dotato o meno di volontà propria o se era nottetempo "spostato" e posto in determinati contesti da un qualcuno di ben più reale. Se là si partiva da un prologo dove gli anziani coniugi chiedevano alla protagonista di fare da "baby sitter" al pupazzo, e questa nemmeno si poneva troppe domande allettata dal compenso, questa volta ci spostiamo in altro contesto, famigliare, con un bambino problematico che ha perduto l'uso della parola a seguito di un trauma, la madre cui presta il volto Katie Holmes, e il padre. Questi finiscono ad abitare nei pressi della casa-castello ed è qui che il piccolo trova "Brahms" (SIC) che andrà a rivelarsi "un pupazzo indemoniato" per dirla con l'orco 'Shrek", in grando di condizionare le persone con le quali va a creare empatia. Seppur sul versante "bambole demoniache" la terrificante bambola-umana di René Cardona Jr. può per quanto mi riguarda continuare a dormire sonni tranquilli per i prossimi 1000 anni, va riconosciuto agli autori un certo appeal di questo avatar del diavolo, che una regia non inetta riesce, attraverso pochi misurati movimenti, a rendere inquietante. Ci sono anche due jump-scare riusciti, e c'è del buono anche in una buona parte della prima metà di questo "La Maledizione di Brahms", dando ragione a chi ci ha voltuo crearci intorno un franchise su modello delle wannaate. Non da buttare, e peccato per una chiusa scema, come vuole la prassi. [FB]
[BRAHMS THE BOY 2] DI W. BRENT BELL, Con K. HOLMES, O. YEOMAN, C. CONVERY, HOR, USA, 2019, 86', 2.35:1