F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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MOH

A HISTORY OF VIOLENCE
THE DESCENT
LA GUERRA DEI MONDI

LA CASA DEL DIAVOLO
NIENTE DA NASCONDERE
LADY VENDETTA

SIN CITY
DARK WATER
HARD CANDY
EDMOND
THE JACKET
THE DARK

SKELETON KEY
CREEP

SAW II

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Madre e figlia, raggiungono il padre della bambina presso le ripidi scogliere del Galles dove questi si è rifugiato per un non meglio precisato motivo. Qui la piccola scompare e come per un raccapricciante scambio, giunge dall'aldilà una misteriosa fanciulla suppergiù della stessa età... Allora: abbiamo Maria Bello che si rifà a Naomi Watts di "The Ring" e pure Jennifer Connely in "Dark Water". E ancora Radha Mitchel di "Silent Hill". Sean Bean ci arriva da "Silent Hill" (anche lì recitava il ruolo del padre). La moria delle pecore ricorda davvero troppo l'analoga nel già citato "Ring". Sean Bean ci arriva dal "Ring"... Vabbé ora scherzo, ma l'autore della colonna sonora cita davvero il tema portante del lynciano "Dune", dei Toto... Il sospetto (legittimo) è che dietro tutte queste citazioni si nasconda il vuoto d'idee e si tratti in definitiva di meri plagi per cercare di allungare un plot che sarebbe stato della misura giusta appena per un telefilm. Peccato, perché lo spunto era stimolante: la bimba che scompare tipo "Picnic a Hanging Rock", le leggende gallesi del "mondo dei morti" e l'eventualità che si possa scambiare un vivo per un morto. Non tutto è da buttare. Tutta la prima parte, anche se in maniera incostante, gioca sulla leggera suggestione dei luoghi naturali e anche la sezione centrale della doppia ricerca della madre (che si appiglia al soprannaturale e alle premonizioni) e del padre (decisamente più ancorata alla realtà) ha i suoi spunti stimolanti. Pure la visione dell'Annwyn (l'altra dimensione, secondo i riti celtici) è genuinamente azzeccata. Quel che lascia interdetti è la voglia del regista (e sceneggiatore) da quel punto in avanti di sconquassare la testa del povero spettatore con una girandola di colpi di scena che sortisce l'effetto di stordirlo e basta, regalando a visione terminata un'insoddisfazione di fondo per un'occasione sprecata. [FB]

 

[ID] di J. FAWCETT, con M. BELLO E S. BEAN, HORROR, INGHILTERRA, 2005, 93', 1.85:1, VOTO: 6