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"l'irrefrenabile ascesa di un giovane mostro"
A Varsavia, uno studente di giurisprudenza risponde di un presunto plagio dinanzi ai prof, venendo espulso. In visita agli zii, tace riguardo all'accaduto, e resta folgorato dalla figlia di questi. Costoro lo criticano con crudeltà, la ragazza lo definisce 'creepy', e del resto lui ascolta tutto, avendo lasciato lì appositamente un secondo cellulare. Di lì a poco trova impiego in una società impegnata in campagne denigratorie... Interessante questo "The Hater", thriller di produzione polacca distribuito da 'Netflix', Subito è comprensibile per chiunque la nobile fattura, come del resto in linea con le produzioni provenienti dalla Polonia. Si parla di social, di profili falsi per scorrette campagne politiche, di manovre di cyber-spionaggio, mobbing, stalking, bullismo, in una escalation che condurrà il protagonista in un gioco pericoloso, molto più grande di lui. L'inizio è davvero promettente, poi quando il "gioco" si allarga troppo, ci si rischia di perdersi. Si parla di "arrestare la caduta dell'Europa", tema quanto mai attuale, con un candidato elle politiche di sinistra (il partito "Dignità e Solidarietà", SIC!) sostenuto proprio dagli 'zii' del ragazzo. Questi, interpretato dal promettente Musialowski, che veramente ci da dentro (notevole la sequenza nella discoteca con il candidato sindaco) nel dipingere l'ascesa che procede pari passo con la discesa negli inferi nella perdita di ogni residua moralità, minimo scrupolo residuo, nel trionfo del lato oscuro, trascinato dal livore e dall'odio. Alcune ingenuità a parte (la rappresentazione dei contatti tra l'hater e la sua "preda" tramite degli avatar tridimensionali, ad esempio) il finale è indubbiamente efficace, quando l'inferno di scatena nella glacialità della messinscena. L'irrefrenabile ascesa di un giovane mostro che si rivelerà disposto a tutto pur di ottenere ciò che voleva sin dall'inizio. Un finale che annichilisce: tutto per conquistare una ragazza... Pazzesco... [FB]
[ID] DI J. KOMASA, Con M. MUSIALOWSKI, A. KULESZA, D. STENKA, DRAM, POLONIA, 2020, 135', 2.35:1