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●● ½
MUTE |
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"il film originale 'Netflix' pone buone premesse, ma le disattende mostrando incongruenze" |
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Selezionato per le sue doti di sopravvivenza in zone estreme, un marines dovrà recarsi su Titano, una delle lune di Saturno, la più grande. Non prima di essersi sottoposto ad uno speciale "trattamento" irreversibile... Alcuni cartelli ci informano come nel 2045 Los Angeles rischi di scomparire sotto l'acqua: grandi sconvolgimenti climatici a seguito di recenti guerra hanno portato ad un cambiamento radicale. L'uomo deve così prepararsi a "migrazioni spaziali". Già sentita questa trama? Trattasi del canovaccio iniziale di "The Titan" guardacaso (non è un caso?) affidato a Sam Worthington, già veterano come "Teseo" nelle guerre con i medesimi. La genetica viene incontro a questi "pionieri" nel senso che "l'uomo si modificherà all'ambiente, e non viceversa": assunto originale questo. L'allenamento è durissimo, a base di immersioni prolungate (in mancanza di ossigeno) che neanche Maiorca e sviluppo di una sorta di insensibilità al freddo, e ancora mutamento dei ricettori ottici che trasformano i suoi occhi al pari di un felino. Il protagonista inizia a mutare in maniera inattesa, e le capacità si accrescono: Sub Mariner gli fa 'na pippa. Insomma: "diventare Titani per andare su Titano". Se la moglie del protagonista inizia a temere presto qualcosa, ci uniamo a lei e iniziamo a temere che la delusione delle aspettative sia dietro l'angolo, e così accade. Dietro le premesse buone non c'è molto da raccogliere, se non lo spunto dell'evoluzione "forzata" immettendo geni animali nel dna della "consapevole" cavia. Ma è qui che il film originale 'Netflix' inizia a dimostrarsi antitempo farragginoso: perché tanta devozione nel personaggio di Worthington a farsi trasformare, in una deriva cronemberghiana, in una sorta di mostro della palude? Per di più in una evoluzione che prevede anche la perdita della parola? Assurdo. Come il finale: ci va o no poi su Titano? Boh! [FB] |
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[ID] DI L. RUFF, con S. WHORTINGTON, T. WILKINSON, T. SCHILLING, FANTASCIENZA, USA, 2016, 104', 2.35:1 |