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●● ½
THE BELKO EXPERIMENT T R A I L E R |
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"non privo di spunti stimolanti, con una direzione più accorta avrrebbe reso molto di più" |
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Da una fattoria fugge una ragazza terrorizzata, ma viene subito atterrata da un colpo di fucile e arsa viva. Agente di polizia si imbatte nel bosco in un uomo che procede carponi, lordo di sangue. Sangue non suo... Mi fermo altrimenti racconto tutto il film. "The Void", "Il Vuoto" (o meglio sarebbe: "L'Abisso") è stato scambiato per qualche d'uno come "il miglior horror dell'anno". In realtà, questa pellicola canadese è un pasticciaccio che però un suo fascino sinistro lo può davvero esercitare. E' come se uno avesse inteso preparare un nuovo coctail, buttando dentro ad un gigantesco frullatore: gli zombi di Romero (pure citato espressamente in un monitor all'ospedale!) LA COSA di Carpenter (con i mostri tentacolari e vermiformi, che comunque dovevano già qualcosa del "polipone" di Zulawski e del resto erano opera della stessa mano, quella del grande effettista Rambaldi) e naturalmente HELLRAISER con il quale vanta il maggior debito. L'inizio era sinistro al punto giusto e la comparsa degli incappucciati silenti intorno alla clinica aveva fatto sperare di trovarsi davvero a che fare con qualcosa di stimolante. Peccato poi si sia opzionato di usare il buio in maniera irrispettosa per lo spettatore, tanto che molto spesso non si vede un cazzo di ciò che succede! Quanto alla trama sta tutta nelle righe introduttive, con l'aggiunta del "perché" (il "per come" non si avrà a sapere) [EVIDENZIA LO SPOILER] ovvero il rituale di negromanzia che, per riportare in vita una persona, finisce per portare in Terra NIENTEMENO che "qualcosa di più antico di Dio" (lovecraftianamente parlando)! L'idea non sarebbe disprezzabile, non fosse che il delirio abbia perciò preso il sopravvento sul tutto: impazzimenti, squartamenti, trasformazioni, vaneggiamenti, morti vivi particolarmente ciarlieri e una chiusa enigmatica nonché apocalittica decisamente fulciana. Vedasi il finale de L'ALDILà [FB] |
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[ID] di S. SKOSTANKI E J. GILLESPIE, con A. POOLE, K. WELSH, D. FATHERS, HOR, CANADA, 2017, 91', 2.35:1 |