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●●●● ½
THE WITCH |
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"la messiscena di questo horror canadese rasenta l'opera d'arte" |
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Allontanatisi dalla colonia inglese di cui facevano parte, i sei membri di una famiglia molto povera giunta in America in cerca di fortuna, trovano dimora ai margini del bosco. La superstizione avrà la meglio su di loro... Fotografato quasi in monocroma, rigorosissimo sotto l'aspetto formale, firmato dal regista canadese Robert Eggars: uno che ha sposato appieno la scuola di Herzog che avrebbe abbracciato anche von Tiers nel suo ANTICHRIST "The Witch" per messinscena rasenta l'opera d'arte, forte della cornice perfetta. La storia è semplice: tutto ha inizio con la sparizione del neonato, a cui seguirà quella dell'altro "piccolo uomo" della famiglia: l'ultimo fa coppia con la gemellina e sembrano apparentemente due piccole pesti. Il padre è un debole ("solo buono a spaccare la legna") la madre una che al confronto Piper Laurie di CARRIE è una dilettante, infervorata com'è di Dio. E poi abbiamo poi lei: la ragazza ambigua, vilipesa e ricettore delle altrui colpe (la "coppa" della cui sparizione viene accusata e per la quale non ha alcuna responsabilità). Inizialmente ci scherza su, poi giungerà a pensarlo davvero di esserlo, una strega. La lunga notte dell'orrore dove la madre sognerà di essere visitata dai morti e i figli superstiti saranno visitati a loro volta da una strega transfuga da una tela di Goya, preluderà soltanto ad un mattino ancor più tragico: un'alba che sarà battezzata nel sangue. Tutta questa ultima parte, dove le paranoie deflagrano, fa veramente paura, lasciando a disagio sui titoli finali. Attenzione al "nero" che l'autore pone prima di ciò che si vedrà nel finale ultimo [EVIDENZIA LO SPOILER] che forse potrebbe rappresentare soltanto il buio (e i suoi agghiaccianti squarci) che ottenebra il cuore e lo sguardo della matricida. Seguendo il nero-coniglio si accede ad un paese di orrori innominabili. Attori fenomenali. Ora il regista gira il remake del NOSFERATU di... Murnau! [FB] |
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[ID] di R. EGGARS, CON A. TAYCON-JOY, HORROR, CANADA, 2009, 92', 1.78:1 |