F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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●● ½            MOH

A HISTORY OF VIOLENCE
THE DESCENT
LA GUERRA DEI MONDI

LA CASA DEL DIAVOLO
NIENTE DA NASCONDERE
LADY VENDETTA

SIN CITY
DARK WATER
HARD CANDY
EDMOND
THE JACKET
THE DARK

SKELETON KEY
CREEP

SAW II

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il cannibalismo selon Chan, grand guignol d'avanguardia per Park Chan-Wook, e Miike-Lynch"

 

 

Per mantenere la propria pelle come quella di una ventenne, per le donne danarose c'è un rimedio sicuro: il cannibalismo d'infante. Segue la trappola messa in piedi da una comparsa bistrattata ai danni di un cineasta estremo, che gli imbriglia la moglie pianista alla tastiera, amputandole le dita e costringendolo a usare violenza verso una giovanissima sconosciuta. Infine, una ragazza ha il sogno ricorrente di essere sepolta viva sotto una spessa coltre di neve: aveva un passato da artista circense e un trauma verrà a tormentarla... Film a episodi, di tre nazionalità. Fruit Chan, dalla Cina, ci presenta la ricetta per l'eterna giovinezza: si tratta di basare la propria dieta a base di... feti abortiti al 5° mese, prelevati dal reparto ostetrico dell'ospedale di Hong Kong ("sono più croccanti! no c'è niente di più energetico!!" dice "zia May", la cuoca, all'attrice preoccupata dall'avanzare del tempo) ricondotti a "deliziosi" ravioli. Solo non ha fatto i conti con... l'ingordigia (!) Il coreano Park Chan-Wook con "Cut" ci presenta invece in apertura una vampira che prosciuga la vittima di turno per poi andare di rigetto (con geiser di sangue sul pavimento). Ma è una burla, ovvero si tratta di finzione nella finzione, alla maniera di  OMICIDIO A LUCI ROSSE  Infatti siamo sul set di un film dove un regista si troverà in seguito intrappolato, e in balìa di uno psicopatico. Park colpisce duro nella sequenza delle dita maciullate nel frullatore, ma pecca di una ridondanza che altrimenti non gli è mai stata propria in una piece macabra che può ricordare un grand guignol d'avanguardia. Infine, "Three Extremes" chiude in bellezza con un ispirato Takashi Miike, che dal Giappone allestisce con "Box" un vero oggetto lynchiano, che prevede deformità, misteriose scatole contenti orrori inenarrabili, e intrecci interdimensionali tra presente e passato. Al centro dell'episodio: il senso di colpa della perdita di una sorella. Il migliore della raccolta. [FB]

 

[ID] di F. CHAN, P. CHAN-WOOK, T. MIIKE, HORROR, CINA/COREA/GIAPPONE, 2005, 95', 1.85:1