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● ½
V PER VENDETTA |
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"occasione persa, talmente inconsistente dal farsi dimenticare alla prima visione" |
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Un uomo qualunque, appena un po' meno tontolone della media (è professore di lettere e si diletta in poesia) è ossessionato da una donna che vede nei suoi sogni popolati di Tom Waits e canguri, e la rincorre appena può. Anche in Irak, durante l'ignobile guerra unilaterale di Bush, dove questa è ridotta in coma dallo scoppio di una granata. L'amore dell'uomo lo conduce attraverso le linee nemiche in cerca di medicinali... Dopo l'exploit de LA VITA è BELLA l'un tempo grande comico toscano Roberto Benigni ci riprova con quel mix di dramma e commedia tanto caro a lui e al suo sceneggiatore Cerami. Ma questa volta qualcosa davvero non vuole sapere di funzionare. Infatti è la prima parte ambientata a Roma quella più riuscita, mentre quella nel teatro di guerra è superficiale, fiacca e -cosa peggiore- poco coraggiosa (il film doveva essere venduto pure negli Usa, no?). Lontano anni luce dal magico climax raggiunto dal suo film da Oscar, il finale giunge scontatissimo. "La Tigre e la Neve" è un'occasione persa e andrà pure peggio con la successiva pellicola: costringendo l'attore e regista ad abbandonare il cinema, vista la repentina parabola discendente. Intendiamoci: il film è carino, e non a caso uso il termine che odio più per rendere meglio l'impressione che ho di questo spettacolino per famiglie. Il migliore Benigni resterà quello del "Daunbailò" di Jarmush e dopo una tris di titoli azzeccati (anche grazie ad un Cerami di prima grandezza) imboccherà un tunnel di fastidioso buonismo a oltranza dal quale non riuscirà più ad uscire, che lo porterà a declamare Dante e quel che è peggio a "regalare felicità" dai teleschermi televisivi predicando un "volemose bene" con fare da predicatore. Mi vengono i brividi solo a pensarci. Alla pellicola in oggetto, talmente inconsistente dal farsi dimenticare completamente alla prima visione, sopravviverà Tom Waits. Ancora grande, lui. [FB] |
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di E CON R. BENIGNI, N. BRASCHI E J. RENO, COMMEDIA, ITALIA, 2005, 118', 1.85:1 |