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T R A I L E R

   
 

"Duccio Tessari cala il calibro da 90 'Delon' in questo revenge-movie amato da Tarantino"

 

 

Un killer spietato al soldo della malavia ha in realtà una vita privata, tutta amore figliare e attenzioni per la moglie. Dopo un'onorata carriera, non tarda a manifestare al boss di riferimento l'intenzione di smettere... Alain Delon è il pezzo da 90 che cala Duccio Tessari per il suo revenge-movie. "Tony Arzenta" è un buon poliziesco, spesso citato da Quentin Tarantino (che avrà tenuto senz'altro a modello per  KILL BILL  con Uma Thurman, del resto qui la moglie di "Arzenta" la fa una certa Nicoletta Macchiavelli) che vanta uno stuolo di volti noti della nostra cinematografia dei seventies: da Corrado Gaipa a Silvano Tranquilli (l'ispettore dell'Interpool) passando per Umberto Orsini e la Gravina (qui, molto ma molto bella!) e l'immancabile volto internazionale con Richard Conte nel congeniale ruolo del boss. Canzoni italiane del periodo, quelle belle, con Mina ("Vorrei che fosse amore") e la Vanoni ("L'Appuntamento") a suggello di una colonna sonora ad opera di Gianni Ferrio, con un bel leitmotiv che contribuisce a dare al film l'appropriato mood malinconico ma mai in senso ricattatorio. A proposito: il figlio di Arzenta indossa nella scena clou che innesca tutta l'offensiva del protagonista il mitico berrettino di pelliccia con la coda da "David Crockett" che aveva pure il sottoscritto in quegli anni, come testimoniano le foto negli album d'infanzia. Tessari dimostra un apparentamento con Castellari e Di Leo per quanto concerne i molti inseguimenti in auto e le sparatorie, le "fredde" Milano e Copenhagen forniscono le location. Di certo, il cinema di Tessari è più educato di un Castellari e le concessioni al truce sono lasciate sempre fuori campo (i corpi carbonizzati, una fiamma ossidrica, l'artiglio dello sfasciacarrozze) ma è nel progressivo slabbrarsi della narrazione e in un finale piuttosto "stronzo" che stanno i maggiori difetti della pellicola. Distruibuto all'estero come "Big Guns". [FB]

 

DI D. TESSARI, CON A. DELON, R. Conte, C. GRAVINA, S. TRANQUILLI, NOIR/AZIONE, ITA, 1973, 105', 1.85:1