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SECONDO TRAGICO FANTOZZI COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"si ripetono i cliché, ma il frammento sulla 'Corazzata' proietta il film nell'Immortalità" |
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L'ex signorina Silvani, è ora Signora Calboni, e il ragioniere Fantozzi continua a "prenderle" da tutti... Componente surreale che accarezza ancor più il grottesco a parte, nel seguito di FANTOZZI ovvero "Il Secondo Tragico Fantozzi" si seguono le orme del primo, è forse ancor più drammaticamente divertente, ma gli manca chiaramente l'originalità e la "spinta" politica. Il "mega direttore clamoroso Semenzana" che si fa accompagnare al casinò di Montecarlo, l'apertura della caccia, l'esilarante cena dalla contessa e il duello con "Ivan il Terribile 32esimo", il circo americano con i biglietti omaggio, la serata a scialacquare con le troie rimorchiate a "L'Ippopotamo", e la "fuìta" a Capri con la Silvani che si vuole così vendicare del tradimento coniugale subito dal consorte, e il finale volto a subire la più feroce delle umiliazioni (come nel prototipo: accettata come fosse un privilegio) sono alcune delle tragicomiche avventure che vengono qui rappresentate. Ma è nel numero della Corazzata Kotionkin (Potemkim, ndr) che il film di Salce entra nel mito (versione grottesca e irripetibile dei cineforum anni '70) con Guidobaldo Maria Riccardelli che impone al dopolavoro degli impiegati "Dies Irae" di Teodoro Dreyer ("6 ore!") esigendo il "dibattito finale". I "92 minuti di applausi!" e a seguito "le proiezioni": "Giovannona Coscialunga", L'Esorciccio e La Polizia s'incazza" sono ormai letteratura nota anche ai muri. Tutto questo frammento del film è talmente geniale, da catapultare la pellicola nell'immortalità del cinema italiano. Pur con il solito stuolo di caratteristi di prima scelta e qualche new entry ("Semenzana non fa semenze") scade un po' troppo nello slapstick (la cena a base di "tordo") che, con la regia di Villaggio, farà poi virare direttamente Fantozzi al comico puro, snaturandone l'origine. L'avventura di Fantozzi-Ragioniere-Ugo, per quanto mi riguarda, si ferma qui. [FB] |
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di L. SALCE, CON P. VILLAGGIO, L. BOSISIO, A. AMMAZZAMAURO, GROTTESCO, ITA, 1976, 105', 1.85:1 |