F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 5 0        1 9 5 1        1 9 5 2        1 9 5 3        1 9 5 4       1 9 5 5        1 9 5 6        1 9 5 7        1 9 5 8        1 9 5 9        >

 

●●●●






GUARDIA E LADRI
LUCI DEL VARIETà
ALICE NEL PAESE DELLE...
LA REGINA DELL'AFRICA
BELLISSIMA
UN TRAM CHE SI CHIAMA...
MIRACOLO A MILANO


*

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un Signor Film e una gara a quattro a chi è più bravo"

 

 

Ancora fortemente destabilizzata da un devastante esaurimento nervoso, un'ex insegnante di lettere raggiunge la sorella a New Orleans, dove vive col bel marito: rozzo, alcoolista e di rimbalzo anche violento... "Un po' primitivo". Così la "Blanche" di Vivien Leigh definisce il "signor Kolvaski" di Marlon Brando, carismatico come sempre nonostante sia doppiato in Italia da Paperino. Tratto dall'omonima piece teatrale di Tenneese Williams, "Un Tram che si Chiama Desiderio" è ancora oggi un Signor Film. Rincarando la dose, "Blanche" aggiungerà "c'è qualcosa di meno di umano in lui!". Pure lei è stata vittima dell'alcool, e per mantenere il vizio era suo uso concedersi a incontri galanti in motel di cattiva fama. Al di là della prova di recitazione (è una gara a tre, anzi a quattro) il punto forza sono i dialoghi: "Stanley, devi essere nato sotto il segno dell'ariete: è il segno dei volitivi, dei dinamici, che amano il chiasso, di quelli che sbattono gli oggetti con violenza", "Stanley è nato 5 minuti dopo il Natale" "Capricorno! Il caprone! ahaha". Molti i momenti spettacolari del film: il duetto dei due sposini dopo che lui aveva dato di testa, mentre si dispera reclamando la moglie "Stelllaaaaaaaaaa!!!" (Kim Hunter) che lo riaccoglie ..quasi "in grembo". E cosa dire di quelli tra Blanche e Kolvaski? Lei ammantata di un candore irreale e posticcio e lui ora cinico ora imbestialito. E c'è Karl Malden: pure lui perfetto nel bietolone, gentile ma impacciato, nell'innamorarsi di "Blanche" per poi ripudiarla una volta "imbeccato" dal personaggio di Brando. Tutto il finale è poi una specie di lungo delirio, dove i due si ritrovano soli in casa, e segue l'inevitabile "ricaduta" che fa la sua vittima. In un sentore di morte che aleggia minaccioso sin dall'inizio, la pellicola resta oggi un grande classico. Il regista Elia Kazan tornerà a lavorare con Brando (e Malden) nel suo insuperato capolavoro  FRONTE DEL PORTO  [FB]

 

[A STREETCAR...] DI E. KAZAN, CON M. BRANDO, V. LEIGH, K. MALDEN, DRAMMATICO, USA, 1951, 120', 1.33:1