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MARTYRS |
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Una coppia americana in viaggio sulla celebre linea ferroviaria della Transiberiana fa la conoscenza di uno spagnolo dai modi affabili che si accompagna ad una giovane taciturna. L'apparenza inganna e quando più o meno tutti si riveleranno diversi per come appaiono, sarà il tempo di calare definitivamente la maschera... Le bugie hanno le gambe corte. Lo sa bene Brad Anderson che pur non essendo ancora un cineasta infallibile (spesso, anche in questo caso, si fa prendere la mano rischiando di giocarsi la credibilità della situazione) tuttavia si è ritagliato una onesta carriera confezionando thriller psicologici ben congegnati. Dopo l'esordio folgorante di SESSION 9 ha firmato il più che buono "L'Uomo Senza Sonno" che si giovava della performance totalizzante di un Christian Bale dimagrito oltre l'immaginabile. Per "Transsiberian" il regista statunitense ha assoldato quella Emily Mortimer vista in "Match Point", dal viso acqua e sapone, che pur senza strabiliare da davvero buona prova di sé. Woody Harrelson dopo aver dato il volto al pericolosissimo psicopatico in "Assassini Nati" deve essersi ripromesso di spostarsi il più possibile agli antipodi ed eccolo difatti nell'ennesimo ruolo da bietolone come compagno della protagonista e non ci si meraviglia quindi affatto se questa venga poi attratta dall'Edoardo Noriega (attore feticcio del primo Amenabar) ancora una volta in un ruolo quanto mai ambiguo. A completare, un sempre notevole Ben Kingsley. Sull'intreccio è meglio tacere dal momento che l'interesse per la pellicola sta infatti tutto nella sua assoluta imprevedibilità che mischia più volte le carte. Si potrebbe dire che anche qui a capo di tutto sta un peso sulla coscienza che per quanto lo si voglia affondare riaffiora sempre, che il diavolo fa le pentole e non i coperchi, meglio ancora che non v'è delitto senza castigo: l'ambientazione russa giunge in questo caso più che mai proverbiale. [FB] |
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[ID] di B. ANDERSON, CON B. KINGSLEY, W. HARRELSON, THRILLER, UK/SPA, 2008, 110', 2.35:1, VOTO: 7 |