|
|
●●● ½
LAPUTA CASTLE IN THE SKY COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
|||||||
"un film 'sporco', difficilmente sostenibile, maledetto e spietato: pedofilia, sadismo, scopofilia" |
|
||||||||
Un uomo è costretto in un polmone d'acciaio, e la sua vita è confinata ad una stanza in una grande casa. Lì: solo la moglie, la figlia e qualche volta una domestica. Un giorno giunge un giovane, sedicente infermiere... L'incipit è folgorante: un uomo adulto fotografa l'agonia (novello 'Buono Legnani') immortalando (in questo caso) in scatti fotografici gli ultimi rantoli della sua vittima. Il ragno ha catturato un bambino, lo tiene nudo, appeso per una corda a qualche decina di centimetri da terra, preparandosi a dargli il colpo di grazia. Non prima di aver aspiratogli l'anima (?) dalle labbra sottili. Folgorante. "Tras El Cristal" inizia così. Il nostro pensiero cinefilo scorre subito al capolavoro gotico-padano di Pupi Avati, ed è impossibile che Augustì Villaronga non vi si sia ispirato. Si parla anche qui di follia, ma al centro della vicenda c'è un ex criminale nazista, incaricato di uccidere i bambini nei lager iniettando loro della benzina direttamente nel cuore. Si va sul leggero. Un deviato che aveva pure scoperto la sua attrazione verso gli stessi, coltivandola poi negli anni a venire e sviluppandolo in versante mortifero. L'almodoriana Paredes è la moglie di questo figuro che pochi rulli dopo ritroviamo in un polmone d'acciaio. Qui mi fermo. E' un film "sporco", nel senso buono del termine, spietato e che non fa sconti, ma tutto è trattato con piglio indubbiamente autoriale in una fotografia bluastra e vitrea che restituisce perfettamente il concetto di "gabbia di vetro" (da cui il titolo). Immaginate oggi proporre un soggetto del genere a qualunque produttore; probabilmente chiamerebbe la polizia. Quando si vira decisamente al thriller domestico (omicidi compresi) è solo un attimo, e lo sviluppo imprevedibile condurrà ad un momento davvero al limite del sostenibile, anche per chi vanta stomaci forti ampiamente rodati. Il disagio è qui fortissimo ed è solo l'inizio di una escalation nella follia che non lascia scampo. [FB] |
|||||||||
[ID] di A. VILLARONGA, CON D. SUST, G. MEISNER, M. PAREDES, HORROR, SPAGNA, 1986, 107', 1.85:1 |