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DUNKIRK T R A I L E R |
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"un film che non ti aspetti" |
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La decisione per una madre di affittare tre spazi pubblicitari dove sono altrettanti cartelloni posti lungo una strada, proprio dove fu rinvenuto il corpo della figlia carbonizzato, genera una reazione a catena di eventi... "Tre Manifesti a Ebbing Missouri" è il film che non ti aspetti se ti eri immaginato un drammone strappalacrime con una madre-coraggio che vuole dare un nome al resposabile dello stupro, omicidio e vilipendio di cadavere della figlia. Cioè, la storia è quella, ma il registro adottato dai realizzatori è spiazzante. Francis McDormand è bravissima e si è conquistato, a ragione, il suo secondo Oscar e per chi l'avesse vista alla premiazione e si fosse domandato se fosse pazza, stava semplicemente replicando il suo personaggio in questo film: una donna che proviene da una famiglia che non è propriamente quella del "Mulino Bianco", stroppicciata, sboccata ma indissolubilmente decisa e ferma nelle sue intenzioni, fosse anche necessario porsi al di la della legge. In tutto questo altre due figure principali si stagliano sulle altre della storia: lo sceriffo, malato terminale di cancro al pancreas, cui da il volto Woody Harrelson, e Sam Rockwell quale sottoposto del primo: violento, xenofobo, vero rednek di un'America becera e schiava della bottiglia. Uno dei due avrà poi una inattesa "evoluzione" del proprio personaggio. Il registro che sposano gli autori è tuttavia quasi scanzonato, sempre in bilico tra il dramma e il tono ironico che non a caso hanno trovato l'ideale rappresentazione nella moglie di Etan Coen che tutti ricordiamo nella precedente splendida performance di FARGO Anche se i Coen qui non c'entrano, possiamo dire che qualcosa del loro stile è permeato nel film di Martin McDonagh, quello di 7 PSICOPATICI e che dimostra qui di essere cresciuto dalla sua precedente regia e con quel film condivide il gusto di tratteggio di personaggi attraverso poche precise pennellate. [FB] |
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[THREE BILLBOARDS OUTSID...] di M. MC DONAGH, con F. MAC DORMAND, DRAM, USA, 2017, 115', 2.35:1 |